2 Ferrara città democratica e partecipata
“…i mali della democrazia si curano con più democrazia…” (Jane Addams,
1902)
collaborazione, di co-programmazione e co-progettazione per
un’Amministrazione condivisa in grado di cogliere tutti gli aspetti di una società
plurale ed eterogenea che muta molto rapidamente. Che integra le Assemblee
di cittadine e cittadini nei percorsi decisionali determinanti per il futuro della
città, incoraggiando pratiche di democrazia sul territorio – a livello di quartiere o
tematico – favorite dalla presenza di spazi di aggregazione e partecipazione
per il volontariato e il terzo settore. Una città che promuove il protagonismo e la
cittadinanza attiva, e che coinvolge nel processo anche i suoi abitanti più
giovani, ad esempio con l’istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle
Ragazze.
STRUMENTI PER LA DEMOCRAZIA E LA PROSSIMITÀ
• Introdurre nuovi strumenti normativi nel “Regolamento comunale per la
partecipazione nel governo e nella cura dei beni comuni”.
• Informare e incoraggiare cittadine e cittadini all’utilizzo degli strumenti
partecipativi.
• Istituire Assemblee di quartiere, strumenti propedeutici e di supporto alla
redazione e predisposizione del bilancio preventivo, a cui destinare risorse
apposite per costruire un Bilancio Partecipativo. Il bilancio partecipativo
permette ai cittadini di esporre i loro bisogni e le problematiche locali, di
valutare le spese previste e l’operato dell’ente, di indirizzare le scelte
dell’Amministrazione sugli interventi pubblici da realizzare e i servizi da
implementare o migliorare.
• Istituire Assemblee dei cittadini sulla base di un sorteggio costruito su una
reale stratificazione sociale, abitativa e di genere, per arrivare a supportare
le decisioni sui temi strategici riguardanti la città, a partire da quello relativo
al contrasto al cambiamento climatico. “Numerose esperienze europee e
internazionali di partecipazione civica hanno dimostrato che gruppi di
cittadini, adeguatamente informati e formati con l’affiancamento di esperti,
possono prendere decisioni importanti e significative per la propria
comunità. Il Comune si impegna a rispondere in modo puntuale e in tempi
definiti alle raccomandazioni e alle proposte che emergono dall’Assemblea.”
• Istituire il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, formato da
rappresentanti delle studentesse e degli studenti dalla terza classe della
scuola primaria fino alla terza classe della scuola secondaria di primo grado,
strumento fondamentale per educarli alla partecipazione e alla cittadinanza
consapevole, e per educare al contempo il Consiglio Comunale all’ascolto
dei cittadini e delle cittadine più giovani.
• Estendere e rendere stabili gli esperimenti estivi di piccoli lavori pubblici di
quartiere svolti da giovani studenti guidati da pensionati con competenze.
SPAZI PER LA DEMOCRAZIA E LA PROSSIMITÀ
• Garantire spazi condivisi, adeguati e sostenibili, per le attività di
associazionismo e volontariato.
• Sperimentare in alcuni luoghi della città, soprattutto nelle zone più isolate,
spazi pubblici a disposizione della comunità, in grado di rispondere alle
nuove esigenze sociali e di prossimità e aperti alla partecipazione dei
cittadini e delle cittadine, valorizzando lo scambio intergenerazionale e
interculturale per generare coesione sociale.
Questi spazi dovranno essere polifunzionali, calendarizzati e diversificati
durante la settimana, aperti a riunioni, incontri, relazioni, attività culturali,
giochi per i bambini, una biblioteca (anche autogestita), un bar e un punto di
consegna delle merci, servizi del Comune.
Oltre a luoghi di partecipazione e di confronto con le Istituzioni, possono
diventare spazi di discussione in cui si evidenziano le criticità del quartiere, in
cui si propongono progetti di miglioramento delle condizioni di vita dei
cittadini, e anche un punto di riferimento per il “vigile di quartiere” e per il
“controllo di vicinato”.