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La Comune di Ferrara | Femminile, Plurale, Partecipata

Quale futuro produttivo per il territorio ferrarese?

lunedì 14.10.2024

Lunedì 7 ottobre 2024, a 77 lavoratori dello stabilimento Regal Rexnord di Masi Torello (FE) che si erano recati regolarmente al loro posto di lavoro, è stato comunicato che sarebbero stati licenziati, senza nessuna possibilità di accedere ad ammortizzatori sociali, a causa del fatto che la proprietà americana vorrebbe dismettere per delocalizzare altrove la produzione.

Il giorno dopo, altre centinaia di famiglie di lavoratori della Berco sono state investite dalla drammatica notizia dei 480 esuberi che la multinazionale di Copparo (FE) vorrebbe effettuare entro la fine del 2024 e le cui ricadute sociali sarebbero gravissime e colpirebbero l’intero indotto manifatturiero locale, già in forte sofferenza.

Non si può certo parlare di casualità. La crisi del settore metalmeccanico ferrarese è sotto gli occhi di tutti e sta mettendo a nudo le fragilità del territorio: la multinazionale Versalis chiude una linea di produzione al Petrolchimico di Ferrara, mentre gli esercenti ferraresi lanciano appelli sempre più allarmati sul dilagare della desertificazione commerciale in città. Non bastano iniziative fieristiche estemporanee e nemmeno la firma, tardiva, del decreto attuativo della Zona Logistica Speciale, un provvedimento atteso e fondamentale che tuttavia necessita di investimenti infrastrutturali e politiche attive a 360 gradi per prendere corpo in tempi brevi. Secondo i dati resi noti da Confartigianato Ferrara, sarebbero già state utilizzate dall’inizio del 2024 più di un milione e mezzo di ore di cassa integrazione straordinaria, per imprese che lavorano principalmente nel comparto metalmeccanico. Le crisi di aziende storiche come Berco a Copparo, VM a Cento, Fox Bompani a Ostellato, l’annunciata chiusura entro fine anno della Feroli di San Carlo, i timori per la chiusura degli impianti cracking che riforniscono il Petrolchimico di Ferrara sono segnali di una situazione decisamente allarmante del futuro produttivo del territorio ferrarese.

Per non affrontare tale situazione a compartimenti stagni, occorre una visione di sviluppo territoriale che non può prescindere dal ruolo trainante della nostra città, una visione che coinvolga tutti i partecipanti, pubblici e privati, che hanno sottoscritto nel 2021 il Patto per il Lavoro e per il Clima – Focus Ferrara. Il Comune di Ferrara, invece, continua ad essere il grande assente: mentre governo nazionale e regione si fanno carico delle crisi aziendali in atto, la giunta Fabbri-bis sembra essere ancora in vacanza.

Dall’insediamento di Sindaco, Assessori e Consiglieri (28 giugno 2024) non sono state presentate, né al Consiglio Comunale né alla cittadinanza, le linee programmatiche di mandato del Sindaco per il quinquennio 2024-2029 e ci si chiede quali idee e progetti abbiano Fabbri e i suoi collaboratori per arrestare il declino economico di Ferrara (*).

Il 14 ottobre, il gruppo consiliare La Comune di Ferrara, insieme ai gruppi di PD, M5S, Lista Civica Anselmo, dopo aver diffuso un comunicato stampa, ha presentato una richiesta di convocazione in via urgente del Consiglio Comunale per conoscere e discutere le linee guida di mandato del Sindaco, con particolare attenzione ai temi del lavoro e dello sviluppo economico.
Dieci giorni dopo, gli stessi gruppi consiliari hanno presentato una risoluzione sulla crisi delle aziende Berco e Rexnord Tollok, chiedendo un impegno a Sindaco e Giunta per sostenere attivamente la mobilitazione promossa dai lavoratori e dalle Organizzazioni Sindacali per fermare i licenziamenti annunciati, e a farsi promotori di una seduta urgente della “Consulta provinciale per l’economia e il lavoro” in cui fare il punto sullo stato di salute del sistema produttivo ferrarese e impostare politiche di rilancio per il settore manifatturiero, oggi in difficoltà, facendosi parte attiva presso il Governo nazionale affinché promuova politiche di medio e lungo periodo per rilanciare la produzione industriale del nostro Paese. La risoluzione ha avuto parere favorevole all’unanimità.

(*) La Comune di Ferrara aveva già presentato in precedenza una richiesta di chiarimento al Prefetto di Ferrara sulla mancata presentazione delle linee di mandato.

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