La Comune di Ferrara è un gruppo spontaneo di cittadine e cittadini che si è formato con l’intento di favorire e sostenere forme di aggregazione politica attorno a due temi centrali: giustizia climatica e sociale. La sostenibilità è un tema trasversale che deve orientare ogni scelta della futura amministrazione in ogni campo. Dal welfare all’urbanistica, dalla cultura all’economia.
L’iniziativa dal basso La Comune di Ferrara ha coinvolto centinaia di cittadine e cittadini, parte di quella Società Civile che in questi quattro anni, organizzandosi in varie forme, si è attivata per contrastare le scelte sbagliate della Giunta di Destra guidata da Fabbri e per proporre idee innovative e coraggiose per la città. Ricordiamo la battaglia vinta contro il Progetto Feris. che voleva consegnare Ferrara alle grandi imprese private, le decine di migliaia di firme contro la trasformazione del Parco Urbano in un’area dedicata ai grandi eventi, la proposta di superare la gestione privatistica di Hera Spa dei Beni Comuni come il ciclo dei rifiuti e l’acqua, la richiesta di avviare un piano di sviluppo delle biblioteche pubbliche.
Esiste quindi oggi all’interno della società ferrarese un ricco patrimonio di idee e competenze che chiedono un cambio radicale, nei contenuti come nei metodi, a partire da questa campagna elettorale: dalla individuazione dei punti fondamentali del programma alla scelta partecipata del Candidato/a Sindaco/a e della sua squadra. Occorre insomma, pena la sconfitta, uscire dal vecchio modo di far politica.
Dopo alcuni mesi di studio, di incontri laboratoriali, e di confronti informali con esponenti di partiti, La Comune di Ferrara ha quindi deciso di mettere a disposizione di tutti i partiti e le forze di opposizione una proposta “di metodo” da usare a supporto della prossima campagna elettorale per le Amministrative. Non una scelta di fare a meno dei partiti, o addirittura “contro i partiti”, ma al contrario, una proposta concreta ai partiti e alle forze di opposizione di aprirsi a un metodo democratico e partecipato, discutendo e decidendo insieme a centinaia di cittadini come (con quale programma e con quale candidato) opporsi alla lista della Destra.
“Riteniamo che sia giunto il momento di dare un segnale chiaro alla cittadinanza: dimostrare di avere una volontà ferrea di proporre un’alternativa per l’amministrazione della città che cresce basandosi su un metodo partecipativo” – dice Anna Zonari, portavoce del gruppo. “Comprendiamo e apprezziamo il lavoro svolto per creare un clima di collaborazione e coesione tra le forze d’opposizione, ma riteniamo che le scelte del “Tavolo” saranno vissute da molti ferraresi come scelte calate dall’alto, con il rischio di rivelarsi ancora una volta perdenti. È invece necessario superare le barriere che separano politica e società civile, inaugurando una nuova fase nella quale i partiti si aprono ad un confronto diretto e collaborativo con i cittadini.”
“Sì può fare in tanti modi diversi, ma la formula che si sceglie può determinare la sostanza. È necessario innanzitutto – precisa Anna Zonari – lasciarsi alle spalle la tentazione di adottare il vecchio metodo della cooptazione e delle liste civetta, che tanti danni hanno fatto in passato. I partiti devono saper cogliere la grande opportunità che viene dall’accettare un metodo di co-progettazione con altri soggetti sociali, in una posizione di pari dignità di pensiero ed azione.”
“Con questo obiettivo ci sentiamo di proporre alle forze di opposizione di aderire alla proposta di costituire un nuovo spazio politico allargato, all’interno del quale ospitare tutte le voci interessate ad agire in favore di un cambiamento di segno e di passo nell’amministrazione della città”
Non abbiamo tanto tempo a disposizione, la campagna elettorale sarà lunga e molto combattuta. La Comune di Ferrara chiede al “Tavolo delle opposizioni” e ai singoli Partiti e alle Forze di Opposizione che ne fanno parte una risposta chiara e sollecita.