Linda, coordinatrice del tavolo di lavoro tra Comune e UniFE, ci racconta che riqualificazione, sostenibilità, tecnologia e socialità diffusa sono state le parole chiave del progetto per la realizzazione del Parco Universitario che si identifica con la città, dentro e fuori le mura trasformando la città in una “città-campus”..
“L’idea di una “città-campus” era già presente, in nuce, nel pionieristico “Progetto Mura” che, a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, ha fortemente migliorato la qualità di vita urbana grazie alla realizzazione del grande parco pubblico/monumentale delle mura, in sinergia con un attento recupero e riuso di numerosi spazi ed edifici storici divenuti prestigiose sedi universitarie. Negli ultimi anni l’emergere (e l’emergenza) della carenza di interventi strutturali necessari per far fronte alle esigenze di una sempre crescente platea studentesca (ad esempio, alloggi anche a prezzi calmierati, servizi alla residenza, aule studio, spazi universitari flessibili, infrastrutture e servizi di mobilità sostenibile) riflette la necessità che l’Università si ponga come vero e proprio attore di rigenerazione urbana, in sinergia con l’Amministrazione pubblica e gli altri principali attori socio-economici locali. Si comprende tutta la complessità e l’ambizione che sottende il Parco Universitario, serviranno tempo e risorse, ma la strada è tracciata.”
“In particolare sono già cantiere le opere che riguardano sicurezza e agibilità delle sedi didattiche e amministrative; la dotazione delle strutture con tecnologie avanzate e sostenibili. Ci riguarda in particolare, come Comune, il collegamento con il futuro giardino monumentale e pubblico, cuore di UniFE, in Via Savonarola.”
“In UniFE” ci spiega Carolina, controparte universitaria nel coordinamento del tavolo di lavoro “siamo più direttamente coinvolti nel rinnovamento estetico e strutturale, dei laboratori per la ricerca, nella pianificazione di nuove aule, sale e spazi per lo studio per gli studenti, anche dentro la città e nei parchi. In dialogo con le rappresentanze dei dipendenti si stanno immaginando anche strutture di welfare a loro dedicate. Osserviamo che il coinvolgimento del corpo universitario nel suo complesso richiede tempo e lavoro, ma i risultati sono evidenti, perciò è confermata la volontà dell’Ateneo di continuare questa collaborazione attiva e proficua con l’Amministrazione comunale.”
Carlo, responsabile dell’ufficio comunicazione del Comune, sottolinea infine come la finalità più sentita di questa amministrazione e del suo sindaco sia quella lavorare insieme con i cittadini per costruire una visione di futuro positiva. Il futuro oggi è inquietante per tanti motivi che un Comune da solo non può affrontare, ma deve fare la sua parte. Per tale motivo, per quanto ci compete, è nostra intenzione governare, e non subire, con il contributo di tutti, questa fase così delicata. Ferrara porta con sé una storia ricca e complessa, che è molto più di un “principio di identità”, ma è fatta di ibridazioni, contaminazioni, cambiamenti. Questa è la vera ricchezza di una città internazionale da secoli, non certo grazie ad eventi musicali. Ferrara è cultura, è paesaggio, è conoscenza, è democrazia condivisa e dialogante, questi sono i valori fondanti la nostra azione di governo.
La condizione per essere cittadini di una città e di una nazione non è la religione, la razza, il colore della pelle ma sono i valori condivisi che per noi si identificano con la Democrazia, la nostra Costituzione e l’adesione del nostro paese alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e la lotta alle disuguaglianze. La difesa della democrazia (politica e climatica) e della libertà, che si realizza anche attraverso le pratiche quotidiane del governo locale, sono pertanto il valore unificante di questa nostra Amministrazione locale.