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La Comune di Ferrara | Femminile, Plurale, Partecipata

Biometano a Gaibanella. Zonari: “Coinvolgere i cittadini”

La consigliera de La Comune di Ferrara interpella il sindaco e la giunta, insieme a tutte le opposizioni, per chiedere una maggiore coinvolgimento della popolazione

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Le minoranze in consiglio comunale (La Comune di Ferrara, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Lista Civica Anselmo) vogliono sapere a quale punto è l’iter del progetto per la costruzione dell’impianto a biometano a Gaibanella e “quali valutazioni verranno fatte per garantire il territorio, riguardo alle emissioni, al traffico indotto, alla tutela del manto stradale, all’utilizzo del digestato”. Chiedono anche “se sono previste forme di coinvolgimento della cittadinanza e la possibilità di presentare osservazioni scritte entro i 60 giorni stabiliti, per assicurare una partecipazione attiva e informata della comunità” e “se si intende convocare una commissione congiunta ambiente urbanistica, al fine di consentire ai consiglieri di esercitare il loro diritto di essere informati, nonché di vigilanza e controllo”.

Anna Zonari, prima firmataria, interpella così sindaco e giunta ricordando che “le linee guida dell’European Biogas Association (Eba) raccomandano di affrontare le preoccupazioni della comunità (sicurezza, rumore, odori, viabilità, ecc.) con un approccio partecipativo e trasparente, che implica il coinvolgimento della cittadinanza per informarla sugli impatti del progetto e raccogliere eventuali preoccupazioni o opposizioni”.

“La costruzione di centrali di questo tipo – scrive – possono avere ripercussioni in termini di emissioni inquinanti, date anche dal trasporto delle biomasse dal punto di origine alla centrale di biometano, traffico derivato, deterioramento delle strade e problemi di manutenzione, consumo di suolo, riduzione delle coltivazioni alimentari, utilizzo agronomico del digestato, dubbia ricaduta economica per il territorio”.

Viste le criticità, le stesse sollevate non solo preventivamente  ma anche da residenti che si sono trovati a vivere nelle vicinanze di una centrale, “è essenziale garantire la massima trasparenza e il coinvolgimento della comunità locale, dato che il progetto può influire sulla qualità della vita dei residenti in termini di salute, sostenibilità ambientale, economica e sociale”.

Ricorda infine che “nei territori vicini esistono già altre centrali e sono in corso iter autorizzativi per la costruzione di nuove strutture simili, ma manca una valutazione cumulativa degli impatti”.

estense.com

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