Che fine ha fatto l’Urban Center?
La consigliera Anna Zonari (La Comune di Ferrara) chiede chiarimenti sulla continuità delle funzioni previste dal Regolamento comunale per la partecipazione dei cittadini dopo la soppressione della struttura
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Con un’interrogazione rivolta al sindaco e all’assessore competente, la consigliera Anna Zonari, presidente del Gruppo Consiliare La Comune di Ferrara, solleva dubbi e preoccupazioni circa le conseguenze della soppressione dell’Urban Center comunale, struttura precedentemente incaricata del coordinamento e del supporto alle iniziative cittadine per la cura e il governo dei beni comuni.
La richiesta parte da un principio costituzionale fondamentale: “l’articolo 118, quarto comma, della Costituzione riconosce e promuove l’autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati per lo svolgimento di attività di interesse generale”, in linea con i riferimenti normativi del Tuel e del Codice del Terzo Settore.
Zonari ricorda che il Consiglio Comunale, nel 2017, ha approvato un Regolamento per la partecipazione nel governo e nella cura dei beni comuni, individuando nell’Urban Center la struttura interna responsabile del suo funzionamento. Questo organismo svolgeva funzioni cruciali come “attività di ascolto, informazione, analisi di casi, accompagnamento delle comunità, supporto alla promozione delle iniziative”, oltre alla gestione degli strumenti online e al coordinamento del Gruppo di lavoro “Beni comuni”.
A fronte della soppressione dell’Urban Center, l’interrogazione chiede chiarimenti su quale sia l’attuale procedura definita dall’Amministrazione comunale per garantire il coordinamento e la gestione delle proposte dei cittadini in conformità con il Regolamento vigente. Si domanda inoltre come vengano oggi gestite le funzioni di interlocuzione unica con i cittadini e le comunità di pratiche, l’analisi dei casi, l’individuazione degli Uffici Tutor competenti, l’accompagnamento e la mediazione, il supporto alle iniziative e la gestione degli strumenti online, nonché il coordinamento del Gruppo di lavoro “Beni comuni”.
La consigliera chiede anche quali strumenti e misure concrete intenda adottare l’Amministrazione per facilitare l’attuazione del Regolamento e sostenere le iniziative dei cittadini, nonostante l’assenza della struttura di facilitazione precedentemente designata.
Infine, viene sollecitata una risposta in merito a quali azioni siano previste per informare la cittadinanza sulle opportunità di partecipazione e sulle eventuali nuove procedure per l’attivazione di iniziative per la cura e il governo dei beni comuni, nel rispetto della continuità amministrativa.
L’interrogazione, che richiede risposta scritta ai sensi del Regolamento del Consiglio Comunale, rilancia l’attenzione sul ruolo della cittadinanza attiva nella gestione condivisa del territorio, e invita l’Amministrazione a chiarire se intenda ancora valorizzare il principio di sussidiarietà come leva di democrazia e partecipazione.