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La Comune di Ferrara | Femminile, Plurale, Partecipata

Rodolfo Baraldini | 16 Gen 2025

COMUNICATO STAMPA: Autorizzazione per l’impianto di biometano: serve maggiore trasparenza e tutela del territorio

L’Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia (ARPAE) dell’Emilia-Romagna ha rilasciato l’autorizzazione unica per la realizzazione e l’esercizio di un impianto di biometano a Gaibanella. La decisione è giunta dopo un procedimento di difficile comprensione per i non addetti ai lavori, nonostante incida in maniera importante sul territorio e chi lo abita, in primis i cittadini.

Solo un mese fa, 17 dicembre 2024, ARPAE aveva concluso l’ultima Conferenza dei Servizi, annunciando un preavviso di diniego alla costruzione dell’impianto, sostenendo che la posizione finale contraria espressa dal Comune di Ferrara doveva essere ritenuta prevalente rispetto a tutti i pareri espressi. Infatti, il Consiglio Comunale, con il voto unanime del 2 dicembre, aveva deciso di non concedere il permesso a costruire in deroga alle distanze minime di sicurezza che un simile impianto dovrebbe rispettare rispetto a luoghi sensibili come abitazioni, edifici storici e strutture ospedaliere.
Tuttavia, il 13 gennaio 2025, nel testo dell’autorizzazione rilasciata da ARPAE, si legge come “le motivazioni che accompagnano l’espressione contraria del Consiglio Comunale non siano pertinenti rispetto all’oggetto della discussione affidata allo stesso organo consiliare”. Questa dichiarazione solleva interrogativi importanti su cosa significhi concretamente questa affermazione e su quali dovrebbero essere le reali competenze del Consiglio Comunale in simili procedimenti.
La sensazione che emerge oggi è che la voce della politica e dei cittadini venga messa in secondo piano rispetto alla predominanza dei pareri tecnici e della legislazione nazionale. I cittadini si chiedono: quale potere ha la politica locale di fronte a decisioni di questa portata?
A nostro avviso, si sarebbe potuto fare di più per tutelare il territorio e il benessere di chi lo vive, a partire da un reale processo di partecipazione con la comunità.
Un passo in più lo avrebbe potuto portare anche l’approvazione (e non la bocciatura) dell’emendamento che avevo proposto durante la discussione del Piano Urbanistico Generale (PUG), che prevedeva l’introduzione di distanze minime specifiche per la localizzazione di impianti come quello del biometano dai luoghi sensibili. L’approvazione di questa proposta avrebbe permesso di rafforzare il diniego del Comune in sede di Conferenza di Servizi.
Inoltre, a dicembre, non è stato possibile discutere la mozione che avevo presentato per impegnare il Consiglio Comunale a sostenere i cittadini di Gaibanella nelle eventuali azioni legali contro il rilascio dell’autorizzazione, mettendo a disposizione risorse e supporto per ricorrere contro la decisione. In tale mozione, si chiede anche di avviare un confronto politico a tutti i livelli – provinciale, regionale e statale – per affrontare il problema del cumulo degli impatti ambientali derivanti dalla proliferazione di impianti di biogas e biometano nella provincia di Ferrara, ormai giunti a 50 unità. Questo fenomeno, se non monitorato adeguatamente e non accompagnato da una oculata pianificazione urbanistica, rischia di avere gravi conseguenze sulla qualità della vita dei cittadini, sia in termini di salute che di vivibilità del territorio.
È urgente che le autorità locali e regionali, i sindaci, le forze politiche, in collaborazione con i cittadini e i comitati, facciano un passo in avanti per affrontare i temi legati all’energia e all’ambiente in modo equilibrato, responsabile e realmente sostenibile. Chiediamoci infatti: in assenza dei lauti incentivi a costruire questi impianti, quante domande verrebbero presentate? 

Anna Zonari
Consigliera Comunale La Comune di Ferrara