CPS La Resistenza: la storia infinita
Il Centro di Promozione Sociale “La Resistenza” di Ferrara non è semplicemente un luogo simbolico, ma una realtà che esiste da 37 anni e che con le sue molteplici attività sociali e culturali da più di 12 ha assunto un ruolo intergenerazionale, coinvolgendo decine di volontari nella progettazione e nella realizzazione di un’offerta partecipata e apprezzata in città.
A oltre due anni dalla chiusura del CPS “La Resistenza” da parte dell’Amministrazione Comunale, la consigliera Anna Zonari ha presentato un ‘Question Time’ al Consiglio Comunale del 28 ottobre per chiedere quale sia la destinazione d’uso che l’Amministrazione intende riservare agli stabili di via della Resistenza 34, ovvero se si intenda o meno garantire che tale stabile torni ad essere gestito dagli attivisti del CPS La Resistenza.
Il ‘Question Time’ è uno strumento veloce per dare risposte a domande urgenti, ma chi interroga ha soltanto 1 minuto per fare la domanda: l’interrogato (in questo caso l’Assessore Lodi) ha 3 minuti per rispondere ma può chiedere di parlare di più, dopodiché chi ha posto la domanda ha 1 solo minuto per dichiararsi soddisfatto o meno dalla risposta.
Grazie al ‘Question Time’, l’Amministrazione ha svelato (se già non era chiara…) la sua posizione nei confronti del CPS “La Resistenza” (https://youtu.be/yyQtFvZ1KGA – dal minuto 18): un luogo, secondo l’Assessore Lodi e il Sindaco – che è intervenuto solo su questo punto all’ordine del giorno – sottratto al degrado e restituito alla città. Secondo noi, un luogo di produzione culturale e di aggregazione di fatto ancora chiuso e reso indisponibile ai volontari e alla cittadinanza.
Riteniamo, come già dichiarato in sede di Consiglio, che le motivazioni addotte dall’Amministrazione siano pretestuose e non rispondenti ai fatti accaduti e documentati in questi 439 giorni (tanti ne sono passati dell’ordinanza che ha imposto la chiusura del centro), per lavori che avrebbero dovuto concludersi in un mese. Ribadiamo che il comportamento del Comune, che non ha risposto a 15 email e 4 pec di richiesta di incontro da parte dei membri del CPS, è ostruzionistico, e continua volutamente a ignorare le numerose richieste formulate da chi in questi anni si è impegnato a garantire l’apertura e l’attività di un centro di fondamentale importanza per la nostra città.
Leggi il ‘Question Time’.
Qui sotto, il lungo e accidentato percorso del CPS “Resistenza” dalla sua chiusura:
Guarda il video di risposta all’Amministrazione del CPS “La Resistenza”.