Skip to main content

La Comune di Ferrara | Femminile, Plurale, Partecipata

Due Popoli, Due Stati per il riconoscimento dello Stato di Palestina e per la pace in Medio Oriente

giovedì 20.03.2025

I gruppi consiliari Partito Democratico, La Comune di Ferrara e Civica Anselmo hanno presentato al Consiglio Comunale di Ferrara un ordine del giorno sul riconoscimento delle Stato di Palestina e per la pace in Medio Oriente.

Si chiede al Sindaco di Ferrara di sollecitare il governo italiano a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina, in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite e numerosi altri paesi. Il testo ripercorre il contesto internazionale a favore della soluzione “due popoli, due stati” e condanna sia gli atti terroristici di Hamas sia la reazione militare israeliana a Gaza. L’ordine del giorno impegna il Comune di Ferrara a promuovere la consapevolezza sulla necessità di una coesistenza pacifica tra israeliani e palestinesi.

Di seguito il testo integrale

Ferrara 20 marzo 2025

Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Signor Sindaco

Oggetto: ORDINE DEL GIORNO ” DUE POPOLI, DUE STATI”, PER IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA E L’IMPEGNO PER LA PACE IN MEDIO ORIENTE.

premesso che

  •  Il Diritto Internazionale riconosce il diritto all’autodeterminazione dei popoli, come sancito dalla Carta delle Nazioni Unite. La Comunità Internazionale, attraverso risoluzioni delle Nazioni Unite e negoziati diplomatici, ha ripetutamente espresso il sostegno alla soluzione dei “Due Popoli, Due Stati”, che prevede la coesistenza pacifica di una Stato israeliano e di uno Stato palestinese con confini sicuri e riconosciuti;
  • La risoluzione 67/19 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 29 novembre 2012 ha conferito alla Palestina lo status di Stato Osservatore non membro;
  • Numerosi Stati membri dell’Unione Europea e altri Paesi hanno già riconosciuto lo Stato di Palestina: attualmente sono 136 i Paesi che hanno deciso di riconoscerlo unilateralmente, tra cui anche alcuni membri dell’UE come Svezia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Cipro, Slovacchia, Ungheria, Malta, Polonia e Romania;
  • Il 13 ottobre 2014 la Camera dei Comuni inglese ha approvato a larghissima maggioranza una mozione per riconoscere lo Stato di Palestina e, analogamente, i Parlamenti di Irlanda, Spagna e Belgio hanno compiuto lo stesso passo, mentre il Parlamento francese ha votato il 28 novembre 2014 una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina;
  • Il conflitto tra Israele e Palestina può essere risolto solo con la soluzione a due Stati, negoziata secondo i dettami del diritto internazionale;
  • Il riconoscimento dello Stato di Palestina è un passo necessario per garantire stabilità in Medio Oriente e favorire una soluzione equa e duratura del conflitto israelo-palestinese;
  • Il Parlamento Europeo e i diversi Governi italiani, succedutisi negli anni, hanno più volte ribadito la necessità di una soluzione politica equa e sostenibile per garantire la pace e la stabilità nella regione;
  • Il Comune di Ferrara, pur non avendo competenze dirette in politica estera, può contribuire simbolicamente al dibattito pubblico ed alla promozione dei valore di pace e di autodeterminazione dei popoli;
  • Numerose amministrazioni comunali italiane hanno già formalizzato la medesima richiesta.

tenuto conto che

  • La storia ci insegna che la pace non si costruisce con atti unilaterali bensì attraverso negoziati tra le parti coinvolte con accordi internazionali in grado di assicurare garanzie reciproche di sicurezza;
  • Rimane fondamentale separare gli atti terroristici dalla responsabilità della popolazione civile inerme, dentro la Striscia di Gaza e in Cisgiordania;
  • Gli efferati attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023, con l’uccisione di centinaia di civili inermi e la presa di ostaggi israeliani, sono da condannare fermamente;
  • Altrettanto fermamente è da condannare la reazione del governo israeliano che ha deciso la punizione collettiva del popolo palestinese, con l’invasione e la distruzione di Gaza che ha provocato l’uccisione di decine di migliaia di palestinesi;
  • Lo Stato di Israele ha il diritto di esistere e la popolazione israeliana di vivere in sicurezza, tuttavia i bombardamenti dell’esercito israeliano, che hanno provocato la distruzione di scuole, centri sanitari e abitazioni civili a Gaza, così come il taglio dell’erogazione di acqua potabile e di elettricità, hanno messo a rischio la sopravvivenza dell’intera popolazione civile di Gaza, a partire dai bambini, dalle donne e dalle persone anziane, già afflitta da carenze di cibo, acqua, case e assistenza medica;
  • La prosecuzione delle violenze e delle violazioni a Gaza e in Medio Oriente è contraria ai diritti e alle legittime aspirazioni del popolo palestinese, vittima di politiche espansioniste e di una lunga occupazione condannata più volte dalle Nazioni Unite in quanto illegale ai sensi del diritto internazionale;
  • Le violazioni dei diritti umani nei territori occupati palestinesi sono state denunciate dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (UNHCR) e hanno alimentato processi di radicalizzazione politica che hanno rafforzato l’organizzazione di Hamas;
  • Il 21 novembre 2024 la Corte penale internazionale (CPI), avendo riscontrato fondati motivi per accusare il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex Ministro della difesa Yaoav Gallant di crimini contro l’umanità e crimini di guerra, ha emesso due ordini di cattura nei loro confronti;
  • Con l’ordinanza n. 192 del 26 gennaio 2024 la Corte internazionale di Giustizia, ritenendo “plausibile” il ricorso del SudAfrica di violazioni della Convenzione contro il crimine di genocidio, in attesa del giudizio nel merito, ha adottato misure cautelari nei confronti dello Stato di Israele;
  • Le dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Trump e del Primo Ministro israeliano Netanyahu, finalizzate ad un’azione di deportazione dei palestinesi e delle palestinesi di Gaza in altri Paesi arabi, minano ulteriormente la possibilità di costruire una convivenza pacifica tra i due popoli e negano la possibilità di esistenza di uno Stato di Palestina;
  • È indispensabile pertanto che le Nazioni Unite, l’Unione Europea e gli Stati nazionali non si limitino a dichiarazioni di condanna, ma adottino misure concrete per eliminare gli ostacoli alla pace e favorire una soluzione politica stabile tra Israele e Palestina.

considerato che

  • L’opzione “Due Popoli due Stati”, nonostante possa apparire oggi, forse ancor più che nel passato, di difficile realizzazione, resta la soluzione più adeguata a risolvere il conflitto israelo-palestinese ed è preferibile alla realizzazione di un unico Stato bi-nazionale, in cui convivano le popolazioni palestinese ed israeliana;
  • La Città di Ferrara individua nella pace un bene essenziale per tutti i popoli e promuove iniziative di ricerca, educazione e informazione per fare del territorio comunale un luogo di pace e cooperazione internazionale, come stabilito dall’art. 4 comma 2b dello Statuto Comunale;
  • Un riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte del Comune di Ferrara rappresenterebbe un atto simbolico di grande importanza e solidarietà concreta verso il popolo palestinese.

preso atto che

  • La ripresa dei bombardamenti sulla Striscia di Gaza ha già provocato altre 400 vittime civili palestinesi (tra cui almeno 130 bambini) e aggravato ulteriormente la sorte degli ostaggi israeliani ancora prigionieri di Hamas;
  • L’oceanica manifestazione di Gerusalemme del 19/03/2025 ha visto migliaia e migliaia di israeliani e israeliane protestare contro la ripresa dei bombardamenti a Gaza e per chiedere l’immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, la ripresa dei colloqui di pace.

tutto ciò premesso, tenuto conto, considerato e preso atto, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco della città di Ferrara

  • Ad attivarsi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale affinché l’Italia riconosca ufficialmente lo Stato di Palestina, in coerenza con le risoluzioni delle Nazioni Unite;
  • A promuovere le posizioni espresse in questa mozione nei rapporti internazionali, contribuendo alla lotta contro il terrorismo e favorendo un’azione coordinata a livello europeo e globale per un nuovo processo di pace in Medio Oriente;
  • A diffondere il contenuto di questa mozione presso la cittadinanza di Ferrara, promuovendo iniziative di sensibilizzazione sull’importanza del riconoscimento dello Stato di Palestina e sulla necessità di una convivenza pacifica e sicura tra israeliani e palestinesi, promuovendo il dialogo e la cooperazione tra i due popoli.

Per il Gruppo Partito Democratico Il consigliere Massimo Buriani
Per il Gruppo La Comune la Consigliera Anna Zonari
Per il Gruppo Civica Anselmo il consigliere Fabio Anselmo

 

Documenti

Rassegna stampa

Immagini