Giovanna Tonioli
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Nata a Ferrara nel maggio 1959, ho sempre vissuto in questa città e sono orgogliosa del nostro
fiume, delle nostre valli, e da bambina persino del nostro mare. Amo Ferrara per la sua bellezza e le
sue testimonianze storiche e artistiche: amo anche la nebbia, che esalta la sua magia metafisica.
Vivo in un piccolo borgo di campagna del nostro Comune, dove sono approdata dopo aver
trascorso infanzia e adolescenza in un condominio, uno tra i tanti caseggiati popolari della periferia
della città, poi in pieno centro storico quando ho iniziato a lavorare. Ho sperimentato di persona i
diversi stili di vita e le differenze abitative, urbanistiche, la loro evoluzione e la loro
amministrazione.
Dopo il Liceo Classico mi sono Laureata in Psicologia Clinica presso la Facoltà di Psicologia
dell’Università di Padova. Ho conseguito il diploma di Psicoterapeuta presso l’Istituto di
Psicoterapia Espressiva di Bologna (IPSE, riconosciuto dal MIUR) e negli anni ho collezionato diversi
master, vincendo anche delle borse di studio. L’ultimo titolo l’ho conseguito lo scorso anno: il
diploma di Supervisore in Arteterapia.
Per mantenermi agli studi ho iniziato a lavorare: conosco le fatiche degli studenti lavoratori e dei
pendolari, e ho toccato con mano i problemi dei costi universitari, degli spazi per lo studio e
dell’efficienza dei trasporti.
Dopo diversi brevi incarichi nell’Amministrazione Pubblica ho vinto un concorso e iniziato la mia
carriera presso l’Unità Sanitaria Locale di Ferrara (oggi ASL) in qualità di educatrice. Sono stata tra i
vincitori di un concorso per un progetto pionieristico di Comunità Terapeutica pubblica per il
recupero dei tossicodipendenti nel 1982, e tuttora lavoro nel Dipartimento di Assistenza Integrata
della Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche.
Sono testimone e attrice in quest’area di disagio dal suo esordio negli anni ’80 (il decennio del
boom dell’AIDS e dell’eroina) fino ad oggi (nuove droghe, comorbidità). Lavorare in questo settore
mi ha insegnato cosa significano lo stigma e l’emarginazione, e mi ha insegnato l’importanza della
prevenzione.
I miei interventi si sono arricchiti grazie a diverse collaborazioni con Consultorio e Area Giovani per
quanto riguarda le problematiche adolescenziali, il supporto alla genitorialità, le attività di riduzione
del danno, svolte in qualità di Street Worker e referente dei pazienti tossicodipendenti in carcere.
Tutte queste esperienze hanno favorito le mie riflessioni sulla necessità di interventi di comunità e
rivolti non solo ai singoli. Ciò è confermato da alcuni incarichi specifici che ho svolto in posizione
organizzativa per la Direzione Sanitaria: referente istituzionale del DAISM-DP per i gruppi di
autoaiuto, referente istituzionale del DAISM-DP per il C.U.F.O. (Coordinamento Utenti Familiari e
Operatori).
Attualmente continuo ad fare l’educatrice part-time presso il SerT di Portomaggiore (DSM-DP Ausl
Ferrara). Esercito la libera professione in qualità di Psicoterapeuta Espressiva tramite interventi
rivolti principalmente ad adulti e adolescenti, e oltre ai disagi psicologici più conosciuti mi occupo
di disturbi della personalità.
Sono stata docente e responsabile della Commissione didattico-scientifica per l’area dell’Arte
terapia presso IPSE Bologna e ho ricoperto il ruolo di tutor didattico per il corso di Laurea per
Terapisti della Riabilitazione Psichiatrica dell’Università di Ferrara.
Come docente all’interno dei piani formativi aziendali, ho curato tematiche relative a
comunicazione interpersonale, efficacia delle relazioni di gruppo, clima lavorativo, problemi di
stress lavoro correlati, comunicazione non violenta e mediazione dei conflitti.
I miei ‘maestri’ e amici ferraresi Alberto Melandri e Daniele Lugli mi hanno indirizzato verso le
tematiche pacifiste, la mediazione dei conflitti, l’inclusione, l’equità e i diritti universali.
Prima di loro, la spinta propulsiva al mio impegno sociale e l’attenzione rivolta a trovare soluzioni
per i cittadini più fragili la devo alla rivoluzione portata:
·dalla Legge 883 del 1978, che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), basata su tre principi
cardine: universalità, uguaglianza ed equità, in coerenza con i principi della Costituzione;
·dalla legge 180 del 1978 (la cosiddetta “legge Basaglia”).
Continuo a difenderle entrambe, come pure il principio fondamentale che la salute e la sicurezza
della comunità stanno alla base della salute fisica e mentale di ogni cittadino e sono legate alle
condizioni lavorative, ambientali e di qualità della vita.
Ho militato sin dal liceo all’interno di vari gruppi/movimenti per i diritti degli studenti, delle donne,
dei lavoratori, per la pace, per l’ambiente, per la disabilità, contro la discriminazione in tutte le sue
forme.
Il mio orientamento è di sinistra e antifascista. Ritengo il mio contributo di cittadina attiva un
impegno da svolgere quotidianamente e tenacemente. Per questo ho finalmente deciso di dare
voce ai miei valori, che ritrovo nel Programma della Comune di Ferrara e nella candidata sindaca
Anna Zonari.
Nota finale: dopo la guerra e la disoccupazione, mio padre è stato fino alla pensione un operaio
metalmeccanico, trasmettendomi il valore del lavoro e del dovere. Mia madre ha fatto lavori umili,
era una casalinga, ed è stata per me e le mie quattro sorelle un esempio di decoro, di dignità e di
valore dell’istruzione.Vengo da uno status sociale in cui non si osava quasi pensare di poter cambiare le cose. Ho
faticato per vincere il mio imprinting, che non contemplava la consapevolezza della propria
situazione e neppure un pensiero di riscatto. Ma è proprio grazie a questo che oggi cerco di andare
oltre il limite dell’impegno individuale.