Per una Grande Lista Popolare
Intervento introduttivo di Anna Zonari all’incontro del 16 dicembre 2023.
Perché una Grande Lista Popolare? Fin dalla nascita de La Comune, finora gruppo spontaneo di cittadini/e nato in vista delle elezioni 2024 per l’elezione diretta del sindaco, abbiamo voluto creare uno spazio autonomo e indipendente per avviare un progetto politico dal basso, basato su una visione di futuro diverso per Ferrara e alternativo all’attuale Giunta Fabbri.
La nostra è stata una scelta di sottrarci al sistema del toto candidato, convinti che si debba partire dai contenuti, ovvero dal programma, costruito dal basso, a partire dall’ascolto delle persone che sul campo conoscono i problemi e le risorse presenti in città, attraverso metodi e strumenti partecipativi reali.
Nel fare questo siamo sempre stati aperti non solo alla società civile, ma anche a tutto il tavolo dell’alternativa, i cui rappresentanti hanno potuto partecipare, dare il proprio contributo attivo, perché siamo convinti che il dialogo e la pluralità siano un valore.
In questi mesi abbiamo sentito parlare continuamente dell’importanza di conservare un’unità del centro sinistra, come se fosse l’unica maniera di avere una chance alle elezioni.
Ma, parallelamente a questo proclama, dal giorno successivo alla chiusura di un proto programma congiunto, finora peraltro non reso pubblico, il Tavolo dell’Alternativa si è di fatto diviso, litigando sul nome del candidato. Abbiamo assistito per settimane ad uno spettacolo che davvero la città non si merita. Senza che fossero mai chiariti i criteri per giungere ad una scelta tra i due candidati. O meglio, gli unici criteri di cui si è sentito parlare esplicitamente sono stati la popolarità o meno. Su contenuti e visione di città nemmeno una parola.
Due candidati eccellenti, di grande spessore e moralità, nella loro diversità, davvero civici, che dopo essere stati lusingati dai partiti, si sono visti buttare su un ring, con una tifoseria da spalti.
Fino ad arrivare all’ultimo, gravissimo evento, a cui abbiamo assistito con dispiacere e sgomento: l’uscita di scena di Laura Calafà.
Abbiamo avuto modo di conoscere Laura nelle settimane scorse, di apprezzare il suo entusiasmo, la sua curiosità, il suo desiderio di capire, di confrontarsi, di partecipare. Questo modo di fare è anche il nostro. Laura ha scritto una lettera durissima alle forze politiche, dichiarando la sua volontà di sottrarsi da “un campo di battaglia”. Oggi precisata da una intervista sul Carlino in cui denuncia un atteggiamento ambiguo e di fatto già schierato da tempo dei vertici del PD.
La domanda ci sorge spontanea: i quale unità, esattamente, stiamo parlando? Di un’unità a tutti i costi? Costi quel che costi? A suon di colpi, talmente violenti che hanno portato una donna, l’unica donna che finora ci aveva messo la faccia, a togliersi da un modo di fare politica che non le appartiene, che è addirittura all’antitesi di quello in cui lei crede, ossia dialogo, concretezza, sintesi, pluralismo.
Cara Laura, noi non ci limitiamo a dirti “Ciao grazie, ci dispiace e buon lavoro”.
Ci sembra gravissimo quello che è accaduto. Denota un sistema non trasparente, in cui non sono chiare le reali motivazioni alla base delle azioni, in cui prevalgono delle logiche dei partiti e tra i partiti. Un sistema vecchio, che trasforma il dialogo in guerra, nei modi e nei toni.
Non è il tuo approccio e nemmeno il nostro. E non è l’approccio che migliaia di elettori ed elettrici voteranno.
Non è vero che l’unità a tutti i costi, costi quel che costi, è il solo modo di raggiungere l’obiettivo.
L’obiettivo è comune e questo è chiaro: battere l’attuale Giunta di destra, ma ci sono modi sostanzialmente diversi per raggiungerlo.
C’è una parte di persone che si riconosce in un altro modo di fare e di procedere.
Il metodo, il modo con cui si fanno le cose, è già politica.
Cara Laura, anche noi non vogliamo nessuno e nessuna in posizione ancillare.
QUI ci sarebbe ancora bisogno di te e di persone come te.
La CHIAMATA ALL’AZIONE di oggi è proprio per individuare persone che come te amano la città e vogliono offrirle una alternativa, anche nei modi di esercitare la politica, non solo nei contenuti.
Oggi ascolteremo i primi 13 che hanno voluto fare un passo avanti, proponendosi per un incarico piccolo o grande all’interno della campagna elettorale e nel futuro governo della città.
Altri/e si aggiungeranno nelle prossime settimane. Oggi è possibile anche segnalare la propria disponibilità per incarichi anche semplici come i volantinaggi, il parlare con altre cittadini e cittadini nei prossimi mesi.
La Lista Popolare, che potrà poi avere anche un nome da trovare insieme, vuole ancora essere aperta e la CHIAMATA è per ognuno e ognuna di noi: cittadini, associazioni, gruppi informali, partiti CHE SI RICONOSCONO NEL DOCUMENTO POLITICO che andiamo a presentare ora E NELLE MODALITA’ poco sopra chiarite. Nelle prossime settimane è prevista la Tappa 3, quella per l’individuazione del candidato/a sindaco/a.