Rigenerazione urbana a Ferrara, terra e acqua conditi di dialogo
Linda è neoassunta in Comune, in forza al Settore urbanistica con la funzione specifica di tenere aperta e agile la comunicazione e la collaborazione con Unife e Urban Center. Obiettivo: rigenerazione urbana!
“Si fa presto a dire rigenerazione urbana, ma non bisogna intenderla come una categoria generica che trascina con sé una quantità di significati e declinazioni non sempre coerenti tra loro, anzi spesso in conflitto. Per questo abbiamo fin da subito ribadito la centralità dell’interesse pubblico nelle operazioni da avviare, con un ruolo dell’amministrazione pubblica non di facilitatrice delle richieste dei privati ma di gestrice dei processi, cosa possibile grazie all’autorevolezza della sua governance.”
“Sulla decostruzione: fin da subito la progressiva naturalizzazione delle città è stata orientata verso la complessità ecosistemica, per gestire i fenomeni meteorici sempre più estremi mediante aree verdi e infrastrutture che ridisegnano gli spazi pubblici e permettono il controllo e riuso e dell’acqua piovana. In altre parole, ci siamo accorti che era necessario ripensare le piazze e le strade come aree di laminazione delle acque piovane intense, favorendo un disegno in grado di affiancare il sistema urbano di raccolta e smaltimento delle acque.
“Sulla vivibilità: contemporaneamente è stato necessario ripensare l’organizzazione degli spazi pubblici dei quartieri della città per favorire sicurezza e mobilità attiva per anziani e bambini. Stiamo coinvolgendo ultimamente il mondo del commercio, mettendolo in relazione con il tema della mobilità. Non sfugge poi il fatto che, se si vuole realizzare una città della prossimità, nel commercio e nei servizi bisogna probabilmente rivedere il modello basato sui centri commerciali. Come si vede, la progettazione coinvolge molti settori e ambiti, molte professionalità, il nostro sforzo principale è far dialogare tutti i soggetti al meglio e con un occhio al futuro prossimo. Dopotutto la mia formazione -laurea in sociologia con master in previsione sociale- serve esattamente a questo.”
“Sull’abitare: il tema più caldo e complesso, ovvero elaborare un piano casa programmando risorse per i prossimi 10 anni per alloggi dedicati alle fasce più marginali, studenti e a chi cerca affitto a canone agevolato, quantificando in maniera sostenibile e a consumo di suolo zero. In modo che la giustizia climatica e sociale non resti solo uno slogan. Determinante a tale proposito è il rapporto di stretta collaborazione con ACER Ferrara. La condivisioni di strategie e progetti è importante per l’Amministrazione: per il diritto all’abitare il ruolo di una agenzia come ACER è presidio di democrazia nella nostra comunità”
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