Skip to main content

La Comune di Ferrara | Femminile, Plurale, Partecipata

Spazio pubblico intitolato a Craxi, Zonari: “Messaggio pericoloso soprattutto ai giovani”


L’esponente de La Comune si è soffermata sulla promozione di “una visione più inclusiva della storia”

Leggi sul sito d’origine 

La consigliera comunale Anna Zonari ha rimarcato la propria contrarietà circa l’opportunità di dedicare uno spazio pubblico a Bettino Craxi. Un tema affrontato nell’ultimo Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 24, dove la mozione proposta da Forza Italia è stata approvata con 16 astenuti, 10 favorevoli e 4 contrari.

L’esito della votazione ha suscitato la soddisfazione del Psi che ha stigmatizzato il voto contrario dell’esponente de La Comune, sottolineando che “Zonari ha mostrato una distanza culturale e politica insanabile con la tradizione riformista e socialista” e che “l’accordo tecnico che ha portato al sostegno della sua candidatura può considerarsi concluso”.

La presidente del Gruppo consiliare di minoranza è dunque tornata sull’argomento, il cui contesto è stato definito un’occasione per “discutere una questione che tocca profondamente i valori della nostra comunità”. Zonari ha ricordato quanto “il tema fosse controverso”, e quanto a dimostrarlo fosse “il fatto che i consiglieri comunali che hanno deciso di astenersi dal voto sono stati molti più di quelli che hanno dato voto favorevole”.

Da qui al concetto che “comprendo e rispetto le diverse opinioni, ma come ho avuto modo di sottolineare durante la discussione, ritengo che una buona Amministrazione cittadina dovrebbe evitare accuratamente di attribuire il nome delle strade a figure controverse e fortemente divisive, promuovendo una visione più inclusiva della storia, che rifletta i principi di legalità e moralità che ci uniscono e onorando chi si è distinto per l’impegno civile, sociale o culturale, esempi luminosi per la nostra comunità”.

L’esponente di opposizione ha aggiunto che “la figura di Bettino Craxi è indubbiamente complessa e, senza entrare nel merito di una valutazione politica sul suo operato, ritengo che ricordare le sentenze definitive che lo hanno condannato per corruzione e altri reati finanziari, la sua fuga dalla giustizia e la morte in contumacia non significhi essere rapiti da un ‘dipietrismo incendiario’ o da ‘giustizialismo’ fine a se stesso”.

Zonari ha evidenziato che “le vicende giudiziarie di Bettino Craxi rappresentano un capitolo significativo nella storia della politica e della ‘questione morale’ in Italia. L’intitolazione di una via o piazza a Craxi rischia di inviare un messaggio pericoloso, soprattutto ai giovani. Dovremmo onorare figure che incarnino l’integrità e il rispetto delle leggi, non chi le ha violate. La questione morale non può essere banalizzata o ignorata”.

Per la consigliera comunale “una tale decisione potrebbe creare divisioni nella nostra comunità, generando risentimento e disaffezione. Già oggi scontiamo una disaffezione alla politica; vorrei ricordare che alle ultime elezioni politiche, per la prima volta si è recato al voto meno del 70% degli elettori, con punte anche più elevate tra i giovani, tanto da poter tranquillamente affermare che il più grande partito in Italia è quello degli astenuti”.

Zonari ha sottolineato che “quando i cittadini percepiscono una mancanza di integrità e di etica da parte di coloro che li rappresentano, la fiducia nel sistema politico e nelle istituzioni può diminuire, portando a sfiducia, apatia e risentimento. La crisi della democrazia rappresentativa manifestata dal crescente astensionismo elettorale, ha certamente molte cause, ma tra queste la ‘questione morale’ non è certo la meno influente. Spetterebbe alle forze politiche aprire una riflessione onesta su come affrontare l’aspetto della fiducia e recuperare il rapporto con gli elettori”.

A detta della consigliera, si tratta di “una riflessione che però, al di là delle dichiarazioni di rito, non pare essere ancora iniziata veramente. Se vogliamo invertire la tendenza, dovremmo dedicare i nostri spazi pubblici a persone che hanno contribuito positivamente alla società, unendo e ispirando. Non sono in discussione gli ideali socialisti a cui Craxi faceva riferimento, bensì la figura di un uomo politico che ha avuto sicuramente delle luci, ma anche molte ombre, e che fu protagonista, in negativo, del crollo della prima Repubblica”.

Zonari ha concluso che “esistono alternative per preservare la memoria di Bettino Craxi, come iniziative culturali o storiche che ne analizzino criticamente la figura. La memoria pubblica è un bene prezioso, da maneggiare con cura e responsabilità. Le nostre decisioni devono riflettere i valori in cui crediamo e l’impatto che vogliamo avere sulle future generazioni”.

Pubblicato

29 Marzo 2025

Condividi