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La Comune di Ferrara | Femminile, Plurale, Partecipata

Tag: estense.com

Verde pubblico, Zonari: “Impegno trasversale per le sfide ambientali”

La capogruppo de La Comune di Ferrara chiede unità sul tema “In un contesto politico fortemente polarizzato, anche le battaglie trasversali rischiano di essere occasioni perdute invece che terreni su cui trovare convergenza”

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Il mio mandato in qualità di consigliera comunale, si basa sul programma elettorale de La Comune di Ferrara, che poggia su una visione di città orientata al raggiungimento della neutralità climatica. In particolare, le cittadine e i cittadini che ci hanno votato, si oppongono alla cementificazione e al consumo di suolo e chiedono una amministrazione che tuteli e potenzi il verde pubblico.

Il verde pubblico, va inteso come servizio ecosistemico fornito alla collettività e va riconosciuto come bene comune: riduce gli effetti delle ondate di calore (che colpiscono soprattutto la popolazione anziana e più fragile), contrasta gli
allagamenti, favorisce la socializzazione delle persone nei parchi, contribuisce all’aumento della biodiversità. Promuovere, mantenere e tutelare il verde urbano e periurbano è un obiettivo di pubblico interesse, e va perseguito in maniera trasversale non da una parte politica o da un’altra, né tanto meno per avere visibilità.

In un contesto politico fortemente polarizzato, anche le battaglie trasversali rischiano di essere occasioni perdute, invece che terreni su cui trovare convergenza, per l’interesse dei cittadini.

Nel caso specifico, riteniamo che l’interpellanza urgente che ho presentato al sindaco con richiesta di atto di autotutela decisoria con clausola di immediata efficacia per carattere cautelare ed urgente, sia uno strumento che consente, come la legge prevede, la rivalutazione della situazione di fatto e di diritto esistente.

Una situazione complicata ed ingarbugliata che risale alle diverse amministrazioni che si sono succedute dalla fine degli anni ’80 ad oggi. Motivo in più per cercare trasversalmente soluzioni efficaci.

 

Area verde di via Favero. Zonari chiede al Comune di agire in autotutela

La consigliera: “La mancata acquisizione, prevista da un accordo con il privato, costituirebbe un danno erariale”

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Il Comune di Ferrara agisca in autotutela per fermare i lavori nell’area verde tra via Mozzoni e via Mafalda Favero. Lo chiede con una interpellanza urgente Anna Zonari. La consigliera de “La Comune di Ferrara” ricostruisce l’iter che ha portato oggi le ruspe a scavare i terreni per le fondamenta di un edificio bifamiliare e ad abbattere due alberature.

L’inizio di quei lavori risultava, dal cartello posizionato nel cantiere, già previsto dal 4 aprile 2024, ma Zonari ricorda che nel 1989 era stata concordata la cessione al Comune da parte del proprietario dell’area verde, in sostituzione degli oneri economici per altra urbanizzazione.

Il problema è che il Comune non ha mai formalizzato quella cessione e nel 2013 l’area ha subito un cambio di classificazione, da Sottozona E3.2 (zona di particolare interesse paesaggistico ambientale) a residenziale, “non coerente – sottolinea la consigliera – con quanto sopra ricordato”.

E così fino al 2019 gli abitanti del quartiere hanno usufruito di quell’area verde, la cui manutenzione e falciatura veniva curata dal Comune stesso e da cinque anni gli abitanti del quartiere sono mobilitati per salvarla.

Nella passata consiliatura è stata attivata anche, su richiesta del gruppo Ferrara Nostra, una commissione comunale speciale d’indagine sulla vicenda, che ha concluso i propri lavori con un atto, firmato dal direttore generale del Comune di Ferrara, Sandro Mazzatorta, con il quale il 14 maggio 2024 la proprietà è stata invitata a procedere alla cessione al Comune dell’area.

Zonari a questo punto ricorda che “la riduzione del consumo di suolo dovrebbe rappresentare una priorità per ogni amministrazione comunale” e che “la pubblica amministrazione ha il dovere di curare nel miglior modo possibile l’interesse pubblico ad essa affidato”. Questo anche perché, riflette la consigliera, “la mancata acquisizione da parte del Comune dell’area in oggetto costituirebbe un danno erariale, in quanto sostitutiva degli oneri di urbanizzazione dovuti”.

Come uscirne? La richiesta di Zonari, rivolta al sindaco di Ferrara, è di adottare “un atto di autotutela decisoria con clausola di immediata efficacia a carattere cautelare e urgente per fermare i lavori nell’area di via Mozzoni – Favero – Serrao e che consenta, come la legge prevede, la rivalutazione della situazione di fatto e di diritto esistente, al fine di salvare e restituire alla comunità quell’area verde”.

Zonari: “Necessario un nuovo modo di fare politica”

La consigliera de La Comune di Ferrara si domanda come “possa venire in mente a qualcuno di chiamare per dileggiare un avversario politico”

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“La campagna elettorale appena conclusa e i gravi strascichi dei giorni successivi, che hanno di nuovo condotto senza gloria la nostra città sulle pagine nazionali di alcuni quotidiani, rendono una volta ancora più evidente la necessità di un nuovo modo di far politica, di un linguaggio diverso e di comportamenti rispettosi delle persone e delle istituzioni”. Inizia con queste parole la riflessione di Anna Zonari, neo eletta in consiglio comunale per La Comune di Ferrara ed ex candidata sindaca.

“Non so, francamente, come a qualcuno, oltre tutto un assessore uscente (alla Cultura!) – aggiunge – possa venire in mente di telefonare a un avversario politico, per dileggiarlo il giorno della sconfitta. Basterebbe questo per denunciare la mancanza di senso delle Istituzioni, ma come sappiamo c’è stato di più: un’espressione volgare e sessista in sottofondo, che potrebbe essere addirittura stata pronunciata dal Primo Cittadino all’avvocato Anselmo e poi una seconda, indirizzata verosimilmente alla senatrice Ilaria Cucchi. Ad entrambi desidero esprimere la mia solidarietà”.

Anna Zonari nota anche come questa non sia “la prima volta che in questi mesi assistiamo ad espressioni verbalmente aggressive”. Ricorda, “poche settimane fa, gli insulti del vicesindaco Lodi a una giornalista di un quotidiano locale. Avvenimenti che sono gravi a prescindere. Ancora più gravi perché provenienti da figure che ricoprono un ruolo istituzionale”.

“Noi come La Comune di Ferrara – conclude – in questi mesi abbiamo ripetutamente sottolineato la necessità che la politica torni ad occupare il ruolo nobile che le spetta, a partire dai suoi esponenti che devono essere testimoni credibili del rispetto delle Istituzioni e prima ancora della dignità delle persone.

Elezioni, Zonari: “Un voto contro la politica urlata”

Chiusura di campagna elettorale per la candidata de La Comune: “Abbiamo scelto di non usare un atteggiamento basato sulle critiche agli avversari ma non è una scelta buonista o poco coraggiosa, è una scelta politica dettata dalla profonda convinzione che bisogna partire da un dialogo diverso con le persone”

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Si chiude presso piazza Trento Trieste la campagna elettorale di Anna Zonari per le comunali di Ferrara. In apertura alcuni membri della lista hanno espresso piena fiducia nei confronti della candidata e hanno rimarcato i punti salienti del programma elettorale.

Laura Albano ha sottolineato: “La lista è composta in gran parte da donne e abbiamo gran voglia di partecipare e di far sentire la nostra voce, perché troppe volte il nostro pensiero è stato afono: Ferrara città per le donne è uno dei punti del nostro programma”.

“Abbiamo costruito una proposta politica che unisce giustizia sociale e giustizia ambientale. I territori vanno ascoltati ed è necessario lavorare con i cittadini e non per i cittadini” ha continuato Sergio Golinelli, segretario provinciale di Sinistra Italiana.

Un altro tema cardine della proposta è la salute mentale e la prevenzione, come ha ben messo in evidenza la psichiatra Marta Leoni: “Vogliamo dare spazi di aggregazione ai giovani ed è necessaria una politica di sport inclusiva per la socialità: è necessario prevenire il disagio e lavorare sulla salute mentale partendo dalle scuole con un lavoro di coprogettazione”.

Federico Besio ha voluto poi mettere in evidenza come “il nostro progetto cerca di recuperare le persone deluse dalla politica: noi crediamo nella politica partecipativa per il futuro della nostra città”.

La candidata consigliera comunale Malek Fatoum ha poi ringraziato Anna Zonari per “aver costruito un alternativa politica incentrata sulla parola democrazia e sulle persone, unendole e creando possibilità per tutti i cittadini all’insegna dell’inclusività”.

A esprimere sostegno alla candidata è intervenuto Gianni Squarzanti capolista di “+Ferrara in Europa” e segretario comunale del Partito Socialista: “Dobbiamo promuovere il ritorno alla partecipazione, dobbiamo dare supporto alla popolazione anziana e promuovere la salvaguardia climatica per il futuro. Ferrara deve essere una città universitaria e non una città dove c’è un università perché i giovani studenti ne hanno il diritto”.

Mario Zamorani, coordinatore di + Europa di Ferrara ha proseguito gli interventi dicendo: “Anna è alternativa, preparata, caparbia e ascolta, caratteristica molto rara. È umile e promuove la partecipazione senza arroganza”.

Andrea Firrincieli, ufficiale dei carabinieri in pensione ha poi concluso dicendo: “In tutti i membri della lista e nella candidata ho riconosciuto tre principi fondamentali: rispetto, umanità e responsabilità. Ho esperienza nell’ambito della sicurezza ed è necessaria la prevenzione e la progettazione a contatto con i cittadini”.

Al termine della giornata Anna Zonari nel suo ultimo intervento in vista delle votazioni imminenti ha voluto ribadire ai cittadini: “in questi dodici mesi avevamo una convinzione: che nella nostra città ci sono molte persone competenti nella società civile ed era dunque sensato interpellare loro per la progettazione del programma elettorale. Abbiamo invitato associazioni e cittadini a partecipare”.

Parlando della divisone della sinistra a queste elezioni: “L’unità come nell’amore è qualcosa che si conquista con un percorso, non un dato di partenza e quando ci sono differenze non si superano azzerandole ma cercando di capirle, riconoscendo il pluralismo come un valore. La nostra è una società complessa e deve essere compresa nelle sue diversità”. In merito al programma: “Parliamo di diritto all’aria pulita, all’acqua e alla salute. Migliaia di persone vivono sotto la soglia di povertà, quasi mai si sente parlare delle diseguaglianze in questa città e c’è un drastico calo demografico: dobbiamo creare un piano economico che sia all’altezza di queste importanti sfide”.

Il problema ambientale è al centro del progetto: “Siamo in una delle diciotto città italiane più inquinate per sforamenti da polveri sottili, secondo il report di Legambiente di due settimane fa. Quelli che chiamiamo eventi metereologici estremi non sono questioni temporanee ma sono problemi che, se non si affrontano alla radice non possono che peggiorare”.

In conclusione: “Abbiamo scelto di non usare un atteggiamento basato sulle critiche agli avversari ma non è una scelta buonista o poco coraggiosa, è una scelta politica dettata dalla profonda convinzione che bisogna partire da un dialogo diverso con le persone perché la gente è stanca di una politica fatta urlando e alzando i pugni. La democrazia partecipativa è fondamentale: i cittadini hanno il diritto di dire la loro e dobbiamo rendere attiva la comunità. L’amministrazione deve aiutare la popolazione e supportarla”

Primo maggio. Zonari: “Occorre un Patto per e con le giovani generazioni”

La candidata de La Comune di Ferrara delinea alcuni punti del suo programma incentrati sul tema del lavoro. Tra questi sicurezza, clima, retribuzione adeguata e innovazione

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È il primo maggio, la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, una festa laica che si celebra in tantissimi paesi del mondo a memoria delle lotte per le 8 ore lavorative. Il simbolo su cui si è scelta la data è stato lo sciopero nella fabbrica delle mietitrici McCormik a Chicago, il primo maggio del 1886.

Oggi, a 138 anni di distanza e a poco più di un mese dalle elezioni comunali, Anna Zonari ritiene che il “lavoro ha un ruolo fondamentale” nel suo programma. E questo a suo parere “significa puntare sulle potenzialità di Ferrara, a partire dalla sua centenaria tradizione culturale, dalla sua prestigiosa Università e dalle sue molte eccellenze, che devono essere inquadrate in una visione strategica integrata di medio e lungo periodo”.

Secondo la candidata de La Comune di Ferrara “occorre un Patto per e con le giovani generazioni, predisponendo e supportando contesti capacitanti e condizioni che rendano il nostro territorio accogliente, sicuro, attrattivo, capace di generare occupazione di qualità, senza lasciare indietro nessuno e nessuna. Contrastare il lavoro nero, e limitare quanto più possibile il lavoro precario, collaborando attivamente alla prevenzione e alla repressione dell’evasione fiscale”.

Serve “una reale amministrazione condivisa, che utilizzi la co-programmazione e la co-progettazione, al fine di creare un sistema territoriale concretamente in grado di ‘mettere a terra’ gli obiettivi dell’Agenda 2030 e il Piano per il Lavoro e per il Clima”.

Così da “generare innovazione tramite collaborazioni strette con la scuola, l’Università, le imprese e i Centri di Formazione Professionali. Potenziare connessioni e accessibilità con nuove infrastrutture, riducendo la frammentazione del territorio. Promuovere e facilitare collaborazioni e progetti tra gli Istituti Tecnici, l’Università, le società che operano nel Polo chimico e le società che gestiscono i servizi pubblici locali del territorio per creare opportunità di transizione alla chimica verde”.

C’è poi un altro aspetto, non meno importante, “il lavoro deve rimanere strettamente intrecciato con la sicurezza sul lavoro, intesa non solo come tutela della salute negli ambienti di lavoro (che troppo spesso viene a mancare), ma anche con condizioni di lavoro accettabili”. Un esempio di questo potrebbe essere “la possibilità per le lavoratrici che decidono di avere figli di usufruire della legge di tutela della maternità e per i padri l’utilizzo dell’astensione, retribuita, per la cura dei figli”.

“La tutela della maternità e della paternità – spiega Zonari – è sottovalutata in molti settori a scapito anche della tenuta delle istituzioni che si occupano dell’infanzia. Una retribuzione adeguata è una questione di grande rilevanza, basti pensare che intere categorie di lavoratrici e lavoratori, perlopiù a carattere stagionale, spesso hanno redditi non equiparati al lavoro svolto e in nero o a categorie che hanno competenze specifiche di alta professionalità che non vengono loro riconosciute”.

“In una Repubblica fondata sul lavoro, come dice l’art.1 della Costituzione, – conclude – sarebbe necessario, a tutti i livelli,  portare l’attenzione e la discussione su questo tema e sarebbe altrettanto necessario che le riflessioni che ne scaturiscono abbiano poi una conseguente applicazione nei processi produttivi per ridare dignità e consapevolezza a questo principio”.

Anna Zonari all’Acquedotto: “Rischia di diventare una nuova piazza di spaccio”

La candidata sindaca de La Comune di Ferrara: “È della scorsa settimana la notizia di un bambino che si è punto con una siringa mentre giocava nel parco, e numerosi sono tutt’ora i ritrovamenti di rifiuti pericolosi”

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Ieri (venerdì 22 marzo) mattina Anna Zonari, candidata sindaca per La Comune di Ferrara, ha fatto un sopralluogo presso il parco dell’Acquedotto accompagnata da alcune residenti e commercianti, raccogliendo osservazioni sulle problematiche del quartiere.

L’Acquedotto è uno spazio dall’enorme potenzialenon sfruttato negli ultimi anni“, dichiara Zonari “anzi, è stato svuotato dalle numerose iniziative – che qui erano nate e si svolgevano come loro spazio naturale – e letteralmente ‘dimenticato’ da questa Giunta”.

Zonari prosegue: “L’Acquedotto, che oggi rischia di diventare una nuova piazza di spaccio e di ritrovo per i tossicodipendenti, è frequentato da famiglie con bambini e ragazzi residenti nel territorio e frequentanti le numerose scuole circostanti. È della scorsa settimana la notizia di un bambino che si è punto con una siringa mentre giocava nel parco, e numerosi sono tutt’ora i ritrovamenti di rifiuti pericolosi”.

“I parchi sicuri non li fanno i recinti. Servono iniziative, sostegno ai commercianti e maggiore controllo, anche utilizzando vigili di quartiere” aggiunge.

Zonari sottolinea: “È urgente che tornino all’Acquedotto le grandi iniziative – come Estate Bambini, che qui era nata anche per la vicinanza dell’ottimo servizio del Centro per le Famiglie “Isola del Tesoro” che proprio all’Acquedotto ha sede – e che se ne programmino di nuove”.

“Il Quartiere Giardino, anche per la presenza dello stadio e per il fatto che si trova fra la stazione e il centro, è il biglietto da visita della nostra città. E come tale va curato” conclude.

Sicurezza contro i furti. Zonari: “Riattivare il vigile di quartiere”

L’intervento dopo la notizia del furto a casa di Pier Giorgio Dall’Acqua. Critico anche Anselmo: “Non servono amministratori travestiti da sceriffi improvvisati ma una politica seria a tutti i livelli”

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Dopo il furto a casa di Pier Giorgio Dall’Acqua, presidente della Provincia di Ferrara dal 1999 al 2009, Anna Zonari, candidata sindaco per La Comune, chiede di “riattivare convintamente la figura del vigile di quartiere, e così pure perorare lo stesso per il poliziotto e il carabiniere di quartiere, che ascolti la preoccupazione delle persone che abitano lì, diventando una figura di riferimento e di prossimità“.

“I furti nelle abitazioni – afferma – non sono infrequenti. Bisogna correre ai ripari. Il mezzo dell’esercito davanti alla Stazione non serve a niente, in quanto ha solo funzione deterrente nei confronti di attacchi terroristici. La Polizia Locale che gira in auto a fare contravvenzioni per divieto di sosta non aumenta la sensazione di sicurezza delle persone“.

Da qui la proposta di Zonari: “Il controllo di vicinato, coordinato e sostenuto dalle forze di polizia in cui più cittadini responsabilmente attenzionano il proprio quartiere e segnalano alle centrali operative delle forze di polizia le eventuali anomalie, oltre ad essere un efficace strumento di prevenzione aumenta anche la percezione di sicurezza“.

“Questo tema – conclude – è molto sentito dai cittadini, specie dalle persone anziane o sole. È necessario che il Comune faccia qualcosa di concreto senza tanti slogan e conferenze stampa prive di riscontri reali e destinate a vita breve”.

Solidarietà alla famiglia Dall’Acqua arriva anche da Fabio Anselmo, candidato per il centrosinistra: “Quel che sta accadendo dimostra che non servono amministratori travestiti da sceriffi improvvisati ma una politica seria a tutti i livelli. Mi spiace davvero tanto. Anziché fare facile propaganda di solidarietà a sproposito, occorrono maggiori investimenti per le forze dell’ordine. Questo è l’unico modo che conosco per essere vicini a loro e a tutti i cittadini“.

Zonari. “Una candidata donna, un vento completamente nuovo”

Sono 107 le donne che hanno sottoscritto un documento a sostengo di Anna Zonari per un “metodo nuovo con concretezza, dialogo, collaborazione, trasparenza e determinazione”

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“Una sindaca donna non è solamente una diversa vocale ma un vento completamente nuovo anche nel metodo con concretezza, dialogo, collaborazione, trasparenza e determinazione”. Con queste parole Barbara Diolaiti introduce il documento con cui 107 donne annunciano il loro sostengo ad Anna Zonari, psicologa, attivista climatica e per i diritti umani che corre con La Comune di Ferrara per le prossime comunali a Ferrara. Sono passati, viene ricordato, 65 anni dall’ultima volta in cui vi fu una donna a ricoprire il ruolo di sindaca in questa città.

Nel corso della conferenza stampa, svoltasi nella tarda mattinata di mercoledì 6 marzo presso il cortile interno di Factory Grisù, è stato introdotto da Diolaiti il documento sottoscritto da 107 donne in cui viene spiegata “la possibilità di un cambiamento radicale per Ferrara”.

“Pensiamo – aggiunge – che la nostra città abbia bisogno di una donna capace di includere e non escludere, in grado di attivare strumenti stabili di partecipazione reale che conosce, che ha sempre praticato. La città sarà posta al centro con l’obiettivo principale di ridurre l’inquinamento ambientale, difendere e rilanciare i beni comuni, proteggere le persone più fragili e agire concretamente per il lavoro. Crediamo che Ferrara abbia bisogno di un futuro diverso, di una trasformazione profonda. Ferrara può e deve cambiare”.

Un messaggio forte e chiaro che racconta la necessità di portare a una svolta economica e sociale della nostra città e di salvaguardare il futuro dei ragazzi d’oggi che lasciano Ferrara per le limitate possibilità lavorative.

Anna Zonari nel prendere parola è visibilmente emozionata, sia da un punto di vista personale che per le grandi aspettative che si sono create nei suoi confronti. Il concetto che vuole sottolineare p quello del “lavoro di squadra, lavoro d’insieme, dove la singola donna conta poco senza il lavoro e il supporto delle altre donne” per arrivare a quelli che sono gli obiettivi da realizzare e che si ritrovano nel programma.

Un programma che “sarà formato da otto punti” e tra questi il primo “sarà progettare una città per le donne”. “Perché – spiega -, se una città è a misura di donna significa che è anche a misura di tutti, di qualsiasi età, provenienza sociale e religiosa. Dire una volta per tutte stop alla violenza e al femminicidio, controllare davvero le famiglie in cui arrivano segnalazioni di abuso fisico e verbale”.

“Le donne – conclude Zonari – sono la maggioranza della popolazione che abita qui, serve veramente una svolta”. Una svolta di cui, secondo le donne che hanno firmato il documento, sarebbe capace la candidata de La Comune. “È necessaria – scrivono – una sindaca che ponga al centro la città e chi la abita, che creda, e Anna l’ha già dimostrato in tutto il proprio percorso di vita e di lavoro, nella cooperazione, nella squadra, non nell’individuo solo al comando”. “È necessaria – aggiungono e concludono – una sindaca per restituire Ferrara alla sua bellezza e alla sua umanità, per affrontare e sciogliere, in un dialogo con tutte e con tutti, i nodi del presente e del futuro”.

Inizia dal Krasnodar il “viaggio fra quartieri&frazioni” di Anna Zonari

La Comune di Ferrara organizza un incontro per presentare il “quasi programma” e ascoltare i cittadini del quartiere

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Appuntamento in Krasnodar per la prima tappa del “viaggio fra quartieri&frazioni” organizzato da La Comune di Ferrara per sabato 24 febbraio alle ore 10.30 nella sala Rodari in via Labriola 11.

L’incontro è pensato in continuità con il percorso partecipato che La Comune aveva avviato lo scorso settembre, per la costruzione di un
programma elettorale dal basso, in vista delle elezioni amministrative di giugno.

Gli obiettivi dell’incontro saranno quello di raccogliere la voce di chi abita in quella parte di città, presentare la candidata sindaca Anna Zonari e il “quasi programma”. Ma anche ascoltare le osservazioni e le proposte dei cittadini e in particolare del gruppo Koesione22.

Anna Zonari candidata sindaca per La Comune: “Il metodo partecipativo per migliorare Ferrara”

La candidata sarà sostenuta da Psi e Si con Sergio Golinelli intervenuto durante l’incontro così come Mario Zamorani per +Europa e Federico Besio per Europa Verde

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Nella mattinata di domenica 28 gennaio si è svolto presso il Consorzio Grisù Factory l’incontro esteso a tutti i cittadini di Ferrara dove La Comune ha presentato la candidatura a sindaca di Anna Zonari.

La candidata sindaca, termine del quale la Zonari ha precisato l’importanza in chiusura del suo discorso, ha presentato quello che è il programma elettorale proposto dal suo gruppo. “La società civile, che conosce i problemi che affliggono le comunità, deve indicare le direzioni giuste per una Ferrara migliore. Questo programma sarà il nostro mezzo per affrontare le sfide in cui siamo immersi – spiega Anna Zonari – e la nostra idea è di utilizzare un metodo partecipativo, che stimoli in coinvolgimento dei cittadini, chiamati a portare proposte”. Le persone non vanno più a votare, e l’idea della candidata è quella di “interpretare in modo diverso la politica, reclamando il diritto di sperimentare”.

Il sistema elettorale, prevedendo il ballottaggio, “permetterà l’aumento della partecipazione e darà la possibilità alle persone di indicare la propria preferenza in base alla propria sensibilità. Sappiamo che il metodo partecipativo è complicato, ma la difficoltà corrisponde alla realtà, e di conseguenza abbiamo raccolto la sfida. La condivisione di idee e di criteri per affrontare i problemi è il cuore del nostro progetto, che ha come obiettivo l’unità”. Come ricordato dalla candidata sindaca, le persone non sono più attratte dalla politica in quanto vengono utilizzate tattiche che la gente non vuole più, ma “La Comune chiede di cambiare il modo di fare politica, con un metodo che porti sulla strada dell’unione”.

La Zonari si è poi soffermata sulla candidatura a sindaca della città di Ferrara: “Inizialmente non pensavo a questa possibilità – precisa – ma in seguito a tante riflessioni ho deciso di accettare mettendoci passione: in seguito a un sondaggio che ha coinvolto 120 persone, l’85% di voti favorevoli alla mia candidatura mi ha convinta ad essere coerente rispetto a ciò in cui credo da tutta la vita, perché credo sia giusto non delegare agli altri quello per cui combattiamo, prendendosi quindi responsabilità”. Il progetto è quindi quello di “portare avanti la Traccia Condivisa per Cambiare Ferrara attraverso una campagna elettorale fondata sul metodo partecipativo, che vuole mettere al centro bambini, anziani, ambiente, trasporti, cultura, scuole…Un programma che metta al centro le persone, dove si respiri aria pulita, dove sia favorito l’ascolto degli anziani e che i giovani siano sostenuti nel futuro lavorativo”.

Saranno 5 i punti della Traccia Condivisa, proposti dalla candidata nell’incontro: “Il primo punto sarà la Decarbonizzazione e la rigenerazione urbana – spiega – volto a prevenire la crisi climatica. Il secondo è relativo ai Beni Comuni, in particolare all’acqua: nonostante 10 anni fa fosse stato votata in un referendum il favore all’acqua pubblica, essa è ancora in mano al privato. È necessario inoltre spegnere uno dei due inceneritori” aggiunge. Per quanto riguarda il terzo punto, la Zonari ha ribadito che “la Democrazia Partecipata non è una strategia elettorale, ma il modo che abbiamo di provare che i cittadini sono portatori d’interesse e non vanno coinvolti solo in maniera occasionale, ma tramite un’amministrazione che gli dia voce e soluzioni”. Il quarto punto riguarda invece la Cultura, dato che “Ferrara è una città che produce cultura ogni giorno, soprattutto dal basso: il turismo deve essere promosso anche nelle città limitrofe con eventi rispettosi delle comunità. I giovani creativi vanno supportati e deve essere sviluppato un sistema bibliotecario cittadino”. Infine, il quinto punto prevede Welfare di comunità, diritti e cittadinanza, “in una città impegnata nella riduzione delle disuguaglianze: va promossa la pace e l’uguaglianza. Ci sono migliaia di nuclei familiari sotto la soglia di povertà e moltissimi a rischio di trovarvisi”.

Terminando il proprio discorso, la Zonari ha aggiunto come non concepisca questo ruolo come un unico al comando, ma come la collaborazione di un gruppo, sottolineando il fatto che “dopo 65 anni sia importante far eleggere una sindaca donna a Ferrara dopo Luisa Gallotti Balboni, sindaca tra 1950 e 1958, prima donna italiana ad amministrare una città capoluogo di provincia. La mia sarà una campagna basata sull’ascolto della cittadinanza, che renderà comprensibile a tutti il proprio programma e si batterà per restarvi aderente” conclude.

Si sono poi espressi alcuni dei rappresentati dei partiti che sostengono Anna Zonari, a partire da Mario Zamorani, + Europa: “Stiamo respirando aria fresca dopo un periodo di veti, frequenti nel mondo dei partiti, dove l’esito dell’arroganza è stato la spaccatura. Il doppio turno di elezioni permette ai cittadini di avere una maggiore offerta e di scegliere qualcosa che gli piace”. Riferendosi alle scorse elezioni, Zamorani ha sottolineato come l’affluenza degli elettori del centro sinistra nelle ultime elezioni è stata poca, per cui “bisogna auspicarsi che altri candidati collaborino attraverso la porta aperta che è stata lasciata da questo programma in fieri che si sta arricchendo nel tempo. I cittadini devono essere protagonisti”.

Anche il Partito Socialista Italiano e la Sinistra Italiana si sono espressi a favore della Zonari, ed in particolare Sergio Golinelli ha ribadito come il dialogo sia stato il protagonista dell’ultimo periodo politico, perché “adottiamo criteri di non-violenza e lo trasmetteremo più con l’esempio che con le parole: sono tante le forze in campo volte a cambiare l’amministrazione di questa città, per la quale chiediamo giustizia sociale ed ambientale. Nel 2019 c’erano 6 liste a sinistra, ora c’è stato un ampio confronto che ci permette di guardare verso un futuro incoraggiante”. È infine intervenuto Federico Besio per Europa Verde, esprimendo il bisogno che la comunità vada a votare, perché “l’astensionismo sarà il nostro avversario principale in queste elezioni, perché una vittoria con il 39% non può definirsi tale. Ferrara è la città più inquinata dell’Emilia-Romagna, questa deve essere una priorità di tutti – conclude – e chi si propone in favore del bene comune va sempre appoggiato”.

 

Zonari: “Esiste una Ferrara che si ribella e resterà umana”

La candidata de La Comune di Ferrara: “Scagliarsi contro Perego significa disprezzare le persone che disobbediscono al vento dell’odio e dell’indifferenza”

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Sono molte le voci a levarsi in difesa del vescovo Perego e tra queste quella di Anna Zonari, candidata alle prossime elezioni per La Comune di Ferrara.

“Leggo con sgomento e profonda indignazione – scrive in una nota – le sprezzanti parole rivolte dal primo cittadino di Ferrara Alan Fabbri al vescovo Giancarlo Perego”. Una comunicazione, quella “che viene messa in atto oggi a Ferrara”, definita “offensiva e menzognera” oltre che “perfettamente in linea con la macchina del fango in atto da tempo a livello mediatico contro la Chiesa di Papa Francesco dalla stampa e dagli esponenti politici di destra”.

“Scagliarsi oggi – aggiunge zonari -, a Ferrara, contro monsignor Perego significa disprezzare le persone, credenti o non credenti, che osano disobbedire al vento dell’odio e dell’indifferenza che soffia potente in questa città sempre più autoritaria e in questo Paese”. E “il sindaco Fabbri dovrebbe sapere (oppure lo sa benissimo ma fa finta di non saperlo) che a Ferrara sono migliaia i cittadini che, ogni giorno, si impegnano concretamente contro le diseguaglianze, le discriminazioni, i soprusi, nel volontariato delle parrocchie, delle associazioni e anche per semplice ‘umanità’, come chi spontaneamente la notte scorsa è andato in soccorso di chi rischia l’assideramento, sotto un portico del centro storico”.

Il sindaco, stando alle parole di Anna Zonari, “pensa di raccogliere voti in nome dell’indifferenza e dell’egoismo, moltiplicando le luci per oscurare la realtà (e la verità) di una città sofferente,  ma esiste una Ferrara che si ribella e si ribellerà sempre di più a questo tentativo di indurire i cuori e resisterà, resterà umana”.