La candidata sarà sostenuta da Psi e Si con Sergio Golinelli intervenuto durante l’incontro così come Mario Zamorani per +Europa e Federico Besio per Europa Verde
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Nella mattinata di domenica 28 gennaio si è svolto presso il Consorzio Grisù Factory l’incontro esteso a tutti i cittadini di Ferrara dove La Comune ha presentato la candidatura a sindaca di Anna Zonari.
La candidata sindaca, termine del quale la Zonari ha precisato l’importanza in chiusura del suo discorso, ha presentato quello che è il programma elettorale proposto dal suo gruppo. “La società civile, che conosce i problemi che affliggono le comunità, deve indicare le direzioni giuste per una Ferrara migliore. Questo programma sarà il nostro mezzo per affrontare le sfide in cui siamo immersi – spiega Anna Zonari – e la nostra idea è di utilizzare un metodo partecipativo, che stimoli in coinvolgimento dei cittadini, chiamati a portare proposte”. Le persone non vanno più a votare, e l’idea della candidata è quella di “interpretare in modo diverso la politica, reclamando il diritto di sperimentare”.
Il sistema elettorale, prevedendo il ballottaggio, “permetterà l’aumento della partecipazione e darà la possibilità alle persone di indicare la propria preferenza in base alla propria sensibilità. Sappiamo che il metodo partecipativo è complicato, ma la difficoltà corrisponde alla realtà, e di conseguenza abbiamo raccolto la sfida. La condivisione di idee e di criteri per affrontare i problemi è il cuore del nostro progetto, che ha come obiettivo l’unità”. Come ricordato dalla candidata sindaca, le persone non sono più attratte dalla politica in quanto vengono utilizzate tattiche che la gente non vuole più, ma “La Comune chiede di cambiare il modo di fare politica, con un metodo che porti sulla strada dell’unione”.
La Zonari si è poi soffermata sulla candidatura a sindaca della città di Ferrara: “Inizialmente non pensavo a questa possibilità – precisa – ma in seguito a tante riflessioni ho deciso di accettare mettendoci passione: in seguito a un sondaggio che ha coinvolto 120 persone, l’85% di voti favorevoli alla mia candidatura mi ha convinta ad essere coerente rispetto a ciò in cui credo da tutta la vita, perché credo sia giusto non delegare agli altri quello per cui combattiamo, prendendosi quindi responsabilità”. Il progetto è quindi quello di “portare avanti la Traccia Condivisa per Cambiare Ferrara attraverso una campagna elettorale fondata sul metodo partecipativo, che vuole mettere al centro bambini, anziani, ambiente, trasporti, cultura, scuole…Un programma che metta al centro le persone, dove si respiri aria pulita, dove sia favorito l’ascolto degli anziani e che i giovani siano sostenuti nel futuro lavorativo”.
Saranno 5 i punti della Traccia Condivisa, proposti dalla candidata nell’incontro: “Il primo punto sarà la Decarbonizzazione e la rigenerazione urbana – spiega – volto a prevenire la crisi climatica. Il secondo è relativo ai Beni Comuni, in particolare all’acqua: nonostante 10 anni fa fosse stato votata in un referendum il favore all’acqua pubblica, essa è ancora in mano al privato. È necessario inoltre spegnere uno dei due inceneritori” aggiunge. Per quanto riguarda il terzo punto, la Zonari ha ribadito che “la Democrazia Partecipata non è una strategia elettorale, ma il modo che abbiamo di provare che i cittadini sono portatori d’interesse e non vanno coinvolti solo in maniera occasionale, ma tramite un’amministrazione che gli dia voce e soluzioni”. Il quarto punto riguarda invece la Cultura, dato che “Ferrara è una città che produce cultura ogni giorno, soprattutto dal basso: il turismo deve essere promosso anche nelle città limitrofe con eventi rispettosi delle comunità. I giovani creativi vanno supportati e deve essere sviluppato un sistema bibliotecario cittadino”. Infine, il quinto punto prevede Welfare di comunità, diritti e cittadinanza, “in una città impegnata nella riduzione delle disuguaglianze: va promossa la pace e l’uguaglianza. Ci sono migliaia di nuclei familiari sotto la soglia di povertà e moltissimi a rischio di trovarvisi”.
Terminando il proprio discorso, la Zonari ha aggiunto come non concepisca questo ruolo come un unico al comando, ma come la collaborazione di un gruppo, sottolineando il fatto che “dopo 65 anni sia importante far eleggere una sindaca donna a Ferrara dopo Luisa Gallotti Balboni, sindaca tra 1950 e 1958, prima donna italiana ad amministrare una città capoluogo di provincia. La mia sarà una campagna basata sull’ascolto della cittadinanza, che renderà comprensibile a tutti il proprio programma e si batterà per restarvi aderente” conclude.
Si sono poi espressi alcuni dei rappresentati dei partiti che sostengono Anna Zonari, a partire da Mario Zamorani, + Europa: “Stiamo respirando aria fresca dopo un periodo di veti, frequenti nel mondo dei partiti, dove l’esito dell’arroganza è stato la spaccatura. Il doppio turno di elezioni permette ai cittadini di avere una maggiore offerta e di scegliere qualcosa che gli piace”. Riferendosi alle scorse elezioni, Zamorani ha sottolineato come l’affluenza degli elettori del centro sinistra nelle ultime elezioni è stata poca, per cui “bisogna auspicarsi che altri candidati collaborino attraverso la porta aperta che è stata lasciata da questo programma in fieri che si sta arricchendo nel tempo. I cittadini devono essere protagonisti”.
Anche il Partito Socialista Italiano e la Sinistra Italiana si sono espressi a favore della Zonari, ed in particolare Sergio Golinelli ha ribadito come il dialogo sia stato il protagonista dell’ultimo periodo politico, perché “adottiamo criteri di non-violenza e lo trasmetteremo più con l’esempio che con le parole: sono tante le forze in campo volte a cambiare l’amministrazione di questa città, per la quale chiediamo giustizia sociale ed ambientale. Nel 2019 c’erano 6 liste a sinistra, ora c’è stato un ampio confronto che ci permette di guardare verso un futuro incoraggiante”. È infine intervenuto Federico Besio per Europa Verde, esprimendo il bisogno che la comunità vada a votare, perché “l’astensionismo sarà il nostro avversario principale in queste elezioni, perché una vittoria con il 39% non può definirsi tale. Ferrara è la città più inquinata dell’Emilia-Romagna, questa deve essere una priorità di tutti – conclude – e chi si propone in favore del bene comune va sempre appoggiato”.