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La Comune di Ferrara | Femminile, Plurale, Partecipata

Tag: Ferrara Today

Grandi eventi e rumore, gli 8 dubbi de ‘La Comune’ sull’inquinamento acustico

Il gruppo interpella l’amministrazione circa gli impatti delle manifestazioni in città

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Condanna nei confronti della lettera minatoria al sindaco. Ma anche richieste in merito all’inquinamento acustico in città. Il gruppo ‘La Comune’ ha, infatti, presentato un’interpellanza in cui evidenzia le preoccupazioni circa il ‘rumore’ creato dagli eventi organizzati in città. E nel documento si contano otto punti.

Coinvolgimento del pubblico

“Si chiede all’amministrazione comunale se ritenga che, nella procedura di autorizzazione di attività che possono avere effetti significativi sull’ambiente, come grandi concerti e manifestazioni sul suolo pubblico, sia stato pienamente rispettato l’obbligo di coinvolgere il pubblico”.

Piano rumore

“Si interroga l’amministrazione comunale sulla rispondenza all’attuale situazione della classificazione acustica contenuta nel Piano del Rumore, approvato dalla Giunta a soli otto giorni dall’affidamento dell’incarico per la sua predisposizione alla ditta che l’ha redatto”.

Rilievi fonometrici e mappatura acustica

“Si chiede di conoscere quando, quanti e quali rilievi fonometrici siano stati effettuati per verificare e aggiornare la mappatura acustica dell’agglomerato di Ferrara alle condizioni reali e attuali del territorio”.

Mitigazione del rumore stradale

“Si sollecitano informazioni dettagliate sugli interventi per la mitigazione del rumore stradale nel centro urbano di Ferrara che sono effettivamente programmati per gli anni 2025 e 2026”.

Manifestazioni 2025

“Si chiede quali limiti di orario, durata massima e massimo rumore verranno fissati in deroga per le manifestazioni (musicali e non) che si svolgeranno nel 2025 in aree sensibili come la Darsena, piazza Trento Trieste, piazza Ariostea e altre zone dove i residenti hanno precedentemente lamentato disturbo del riposo”.

Controlli

“Si richiede di conoscere quali controlli vengano effettivamente effettuati affinché, durante manifestazioni e spettacoli, il suono nell’area e, in particolare, il suono percepito nelle abitazioni, rispetti i limiti di intensità e orario fissati in deroga”.

Esposizione del pubblico al rumore

“Si chiede quali controlli verranno attuati per garantire che il pubblico presente alle manifestazioni e/o ai concerti non sia esposto a livelli di rumore superiori a 108 decibel Lasmax”.

Grandi eventi

“Si chiede quali controlli verranno effettuati affinché, nei casi di manifestazioni con grande affluenza di pubblico o di lunga durata, siano rispettati i limiti orari e di facciata”.


Grandi eventi e rumore, gli 8 dubbi de ‘La Comune’ sull’inquinamento acustico
https://www.ferraratoday.it/politica/rumore-eventi-concerti-zonari-la-comune.html
© FerraraToday

Senzatetto, le proposte de ‘La Comune’ per una “gestione integrata e partecipata”

Il Gruppo di Anna Zonari sottolinea una serie di iniziative per combattere il fenomeno
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Senzatetto, La Comune propone alcune soluzioni per cercare di sconfiggere il fenomeno. A chiamare in causa l’amministrazione sul tema è il gruppo capitanato da Anna Zonari, che chiede “un cambio di passo per una gestione integrata e partecipata”.

Le proposte
“Istituire un osservatorio comunale strutturato e partecipato, che coinvolga attivamente associazioni e volontari – incalzano da La Comune -. Serve poi potenziare l’Unità di Strada, aumentando le risorse e ampliando l’orario di servizio per garantire uscite serali quotidiane e raggiungere anche le zone periferiche”.
Inoltre, per il gruppo è necessario “rendere l’accesso al Pris più accessibile al volontariato, studiando modalità operative che ne preservino l’efficacia”, nonché “promuovere una vera co-programmazione e co-progettazione degli interventi, superando la logica dei bandi al minor costo e coinvolgendo il terzo settore nella definizione delle politiche locali”.

Gli ultimi due punti vertono sulla “condivisione sulla presa in carico dei senza fissa dimora in un contesto più ampio, coordinato dalla Prefettura, coinvolgendo diversi enti e servizi” e sulla costruzione di “una struttura di prima accoglienza a bassissima soglia, più flessibile e adattabile alle esigenze dei senzatetto rispetto ai dormitori tradizionali, con un approccio orientato all’inclusione sociale e al supporto psicologico”.

 

Ztl medioevale, Zonari: “Dove e quando sono previsti interventi di allargamento?”

L’esponente de La Comune si è rivolta all’Amministrazione con un’interrogazione sul tema
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L’allargamento della Ztl medioevale è il tema al centro di un’interrogazione presentata dalla consigliera comunale de La Comune Anna Zonari.

L’esponente di opposizione ha premesso che “l’articolo 15 delle Norme tecniche d’attuazione del Pair prevede, per i pertinenti strumenti di pianificazione dei Comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti, l’estensione delle zone a traffico limitato in modo che esse vadano a ricoprire il 100% della superficie del centro storico”.

Zonari ha ricordato che nel Pums adottato con deliberazione di Giunta nel 2019, e successivamente approvato nella seduta del Consiglio Comunale del 16 dicembre 2019, “era prevista l’estensione della Ztl B1 entro il 2022 e l’estensione della Ztl a tutto il Centro Storico intra-mura entro il 2030”, e che nel Piano triennale delle opere pubbliche 2024-2026, “erano previsti per il 2025 interventi per l’allargamento della Ztl medioevale e per la realizzazione di nuovi varchi”.

Da qui alla considerazione che “nel Documento unico di programmazione 2025–2027, approvato nella seduta del 10 febbraio in
Consiglio comunale, “non sono presenti espliciti riferimenti a interventi per l’allargamento della Ztl medioevale”, e alla richiesta a sindaco e assessore competente per conoscere “in quali strade, con quali varchi e quando sono previsti i prossimi interventi per l’allargamento della Ztl medioevale”.

Spazio pubblico intitolato a Craxi, Zonari: “Messaggio pericoloso soprattutto ai giovani”

L’esponente de La Comune si è soffermata sulla promozione di “una visione più inclusiva della storia”

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La consigliera comunale Anna Zonari ha rimarcato la propria contrarietà circa l’opportunità di dedicare uno spazio pubblico a Bettino Craxi. Un tema affrontato nell’ultimo Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 24, dove la mozione proposta da Forza Italia è stata approvata con 16 astenuti, 10 favorevoli e 4 contrari.

L’esito della votazione ha suscitato la soddisfazione del Psi che ha stigmatizzato il voto contrario dell’esponente de La Comune, sottolineando che “Zonari ha mostrato una distanza culturale e politica insanabile con la tradizione riformista e socialista” e che “l’accordo tecnico che ha portato al sostegno della sua candidatura può considerarsi concluso”.

La presidente del Gruppo consiliare di minoranza è dunque tornata sull’argomento, il cui contesto è stato definito un’occasione per “discutere una questione che tocca profondamente i valori della nostra comunità”. Zonari ha ricordato quanto “il tema fosse controverso”, e quanto a dimostrarlo fosse “il fatto che i consiglieri comunali che hanno deciso di astenersi dal voto sono stati molti più di quelli che hanno dato voto favorevole”.

Da qui al concetto che “comprendo e rispetto le diverse opinioni, ma come ho avuto modo di sottolineare durante la discussione, ritengo che una buona Amministrazione cittadina dovrebbe evitare accuratamente di attribuire il nome delle strade a figure controverse e fortemente divisive, promuovendo una visione più inclusiva della storia, che rifletta i principi di legalità e moralità che ci uniscono e onorando chi si è distinto per l’impegno civile, sociale o culturale, esempi luminosi per la nostra comunità”.

L’esponente di opposizione ha aggiunto che “la figura di Bettino Craxi è indubbiamente complessa e, senza entrare nel merito di una valutazione politica sul suo operato, ritengo che ricordare le sentenze definitive che lo hanno condannato per corruzione e altri reati finanziari, la sua fuga dalla giustizia e la morte in contumacia non significhi essere rapiti da un ‘dipietrismo incendiario’ o da ‘giustizialismo’ fine a se stesso”.

Zonari ha evidenziato che “le vicende giudiziarie di Bettino Craxi rappresentano un capitolo significativo nella storia della politica e della ‘questione morale’ in Italia. L’intitolazione di una via o piazza a Craxi rischia di inviare un messaggio pericoloso, soprattutto ai giovani. Dovremmo onorare figure che incarnino l’integrità e il rispetto delle leggi, non chi le ha violate. La questione morale non può essere banalizzata o ignorata”.

Per la consigliera comunale “una tale decisione potrebbe creare divisioni nella nostra comunità, generando risentimento e disaffezione. Già oggi scontiamo una disaffezione alla politica; vorrei ricordare che alle ultime elezioni politiche, per la prima volta si è recato al voto meno del 70% degli elettori, con punte anche più elevate tra i giovani, tanto da poter tranquillamente affermare che il più grande partito in Italia è quello degli astenuti”.

Zonari ha sottolineato che “quando i cittadini percepiscono una mancanza di integrità e di etica da parte di coloro che li rappresentano, la fiducia nel sistema politico e nelle istituzioni può diminuire, portando a sfiducia, apatia e risentimento. La crisi della democrazia rappresentativa manifestata dal crescente astensionismo elettorale, ha certamente molte cause, ma tra queste la ‘questione morale’ non è certo la meno influente. Spetterebbe alle forze politiche aprire una riflessione onesta su come affrontare l’aspetto della fiducia e recuperare il rapporto con gli elettori”.

A detta della consigliera, si tratta di “una riflessione che però, al di là delle dichiarazioni di rito, non pare essere ancora iniziata veramente. Se vogliamo invertire la tendenza, dovremmo dedicare i nostri spazi pubblici a persone che hanno contribuito positivamente alla società, unendo e ispirando. Non sono in discussione gli ideali socialisti a cui Craxi faceva riferimento, bensì la figura di un uomo politico che ha avuto sicuramente delle luci, ma anche molte ombre, e che fu protagonista, in negativo, del crollo della prima Repubblica”.

Zonari ha concluso che “esistono alternative per preservare la memoria di Bettino Craxi, come iniziative culturali o storiche che ne analizzino criticamente la figura. La memoria pubblica è un bene prezioso, da maneggiare con cura e responsabilità. Le nostre decisioni devono riflettere i valori in cui crediamo e l’impatto che vogliamo avere sulle future generazioni”.

Aumento delle spese per il verde pubblico, ‘La Comune’ chiede spiegazioni

Anna Zonari interroga il vicesindaco Balboni sui costi degli interventi: i dettagli

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Aumentano i costi per la manutenzione del verde pubblico. E il gruppo consiliare ‘La Comune’ si chiede il perché. A redigere un documento ufficiale è Anna Zonari, che specifica come “il vicesindaco Alessandro Balboni ha fornito l’ammontare degli stanziamenti straordinari”.

“Per l’anno 2021 è di 997.498 euro – riprende la consigliera -, per 2022 di 973.994 euro, per il 2023 di 1.057.384 euro e per l’anno 2024 di 1.427.061 euro. Mentre per l’anno 2025 ha dichiarato di fare riferimento al contratto di servizio con Ferrara Tua per la gestione sia ordinaria che straordinaria del verde pubblico”.

Da qui le domande. “Di che natura sono gli interventi straordinari computati nella voce di bilancio ‘Interventi straordinari al verde pubblico’? Quali sono i motivi per cui si è verificato un significativo aumento delle spese negli anni 2023 e 2024? Quali e perché tali interventi sono stati a carico del Comune anziché di Ferrara Tua?”.

E ancora, concludendo: “Perché nelle previsioni di spesa a questa voce si è passati dai 1.427.061 euro del 2024 a 0 euro nel 2025? Di che natura sono gli interventi per cui le previsioni di spesa nel 2026 sono di 50mila euro?”.

In città un luogo intitolato a Bettino Craxi. Psi soddisfatto, ma chiude con Anna Zonari

La consigliera: “Una buona Amministrazione evita di attribuire il nome delle strade a figure divisive”
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errara avrà una via o un luogo dedicato a Bettino Craxi. Lo ha stabilito il Consiglio comunale nella seduta di lunedì 24 marzo”. Il Partito Socialista Italiano ha espresso “soddisfazione per il riconoscimento ufficiale al proprio leader, uomo di Stato che ha segnato la politica italiana e internazionale con una visione riformista e modernizzatrice”.

Una nota della forza politica ha ricordato che “la mozione, presentata dal consigliere di Forza Italia Francesco Levato, raccoglie l’essenza politica di un uomo che ha dedicato la propria vita al Paese”, ritendo “positivo anche il contributo del consigliere Davide Nanni e del gruppo del Partito Democratico, il cui voto compatto ha favorito l’approvazione dell’iniziativa”. Un voto, quello dei consiglieri Dem, destinato all’astensione.

L’esito della votazione è stata infatti di 16 astenuti, 10 favorevoli e 4 contrari. Fra i voti contrari, anche quello della consigliera de La Comune Anna Zonari, che ha rimarcato che “la toponomastica delle strade urbane può essere uno strumento potente per riscrivere la storia politica dell’Italia e, visto che la storia la riscrivono i vincitori, intitolare una strada a un politico anziché a un altro, è un modo per indirizzare la memoria collettiva”.

Zonari ha aggiunto che “normalmente una buona Amministrazione cittadina evita accuratamente di attribuire il nome delle strade a figure controverse e fortemente divisive. Non sono rari i casi in cui i nomi di strade legati a figure storiche controverse sono stati rimossi o sostituiti per prendere le distanze da un passato scomodo, ma, soprattutto, promuovere una visione più inclusiva della storia”.

In relazione alla scelta della capogruppo de La Comune, il Psi ha sottolineato che “non può non stigmatizzare il voto contrario della consigliera Anna Zonari, eletta anche con i voti socialisti alle recenti elezioni amministrative. Con questa scelta, Zonari ha mostrato una distanza culturale e politica insanabile con la tradizione riformista e socialista”.

Da qui alla comunicazione che “l’accordo tecnico che ha portato al sostegno della sua candidatura può considerarsi concluso: il Psi prende atto della divergenza e ritiene definitivamente chiusa questa esperienza. Le argomentazioni espresse dalla consigliera, basate esclusivamente su questioni giudiziarie, rappresentano una visione anacronistica e superata”.

La Segreteria provinciale del Psi, ha pertanto concluso che “oggi, la figura di Bettino Craxi viene riletta nella sua interezza, riconoscendone il valore di statista di livello internazionale, fautore di una sinistra riformista e protagonista della modernizzazione del Paese”.

Quadrante est della città, La Comune chiede chiarimenti sulle modifiche urbanistiche

Zonari ha posto l’accento sul “processo decisionale che ha portato a sei trasformazioni”
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Consumo del suolo e trasformazioni da territorio verde a urbanizzato sono temi presenti nell’interpellanza sul quadrante est della città, presentata dalla consigliera di opposizione Anna Zonari.

La presidente del Gruppo consiliare La Comune, infatti, ha ricordato che “quando nel 2022 venne presentato il progetto Feris, che prevedeva la realizzazione di un ipermercato in un campo agricolo prospiciente il parco delle Mura all’angolo tra via Caldirolo e via Turchi, un nutrito numero di cittadini prese coscienza di come solo rendendo i cittadini partecipi delle scelte che plasmano gli spazi in cui vivono si poteva prospettare una città futura migliore”.

Una premessa funzionale a evidenziare che “i residenti conoscono le peculiarità, le criticità e le potenzialità del proprio territorio meglio di chiunque altro”, e che “il Pug funge da strumento primario per governare le trasformazioni urbane del territorio comunale di domani”. Da qui alla considerazione che “i cittadini che si erano studiati le cartografie del Pug sono rimasti perplessi vedendo che veniva adottata una serie di trasformazioni del perimetro del territorio urbanizzato nell’area Est di Ferrara”.

Zonari ha aggiunto che “la trasformazione di aree agricole in aree urbanizzate, anche se progettata con attenzione alla permeabilità, solleva diversi interrogativi. Ma il principale è: perché farla? A chi giova? Perché quel campo e non quello del vicino? Conoscendo gli obiettivi specifici del Pug di Ferrara in merito alla riduzione del consumo di suolo e alla salvaguardia dei terreni agricoli, ogni trasformazione da terreno non edificabile a terreno edificabile dovrebbe essere ben motivata”.

L’esponente de La Comune ha dunque “chiesto al sindaco che venga chiarito il processo decisionale che ha portato ad almeno sei trasformazioni da area agricola a tessuto urbanizzato nel quadrante est di Ferrara. Nel complesso sono decine di ettari di terreno la cui urbanizzazione va in contrasto con l’obiettivo di ridurre il consumo di suolo. Vogliamo che sia fatta chiarezza su ciascuna di queste scelte di pianificazione urbana”.

 

Operazioni di diserbo chimico in città, Zonari: “Sostanza tossica, ci sono rischi?”

La consigliera de La Comune parte dalla presenza dei cartelli di avviso di Ferrara Tua
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Operazioni di diserbo chimico, scatta l’interrogazione. Anna Zonari (La Comune) è, infatti, intervenuta circa la campagna che Ferrara Tua sta portando avanti in alcune zone della città – da via Mentana a via Frescobaldi, passando per via Mascheraio e via Kennedy) – “tramite l’utilizzo di un prodotto a base di Flasasulfuron”.

Uno degli avvisi di Ferrara Tua circa l’operazione di diserbo chimico

“Si tratta – si legge nel documento della consigliera – di una sostanza molto tossica, in particolare per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata”. Da qui l’elenco delle richieste. Partendo dalla volontà di sapere “come sia stato implementato dal 2021 ad ora il progressivo superamento delle tecniche del diserbo chimico previsto dal Contratto di Servizio e dalle Linee Guida”.

Poi, Zonari chiede “se siano stati valutati eventuali sistemi di diserbo alternativi meno impattanti sull’ambiente rispetto a quello adottato e, in caso affermativo, in base a quali considerazioni la scelta sia caduta sull’utilizzo della sostanza indicata”.

Infine, da La Comune ci si domanda “se siano stati valutati i rischi per la salute, oltre che per le persone, anche per gli animali domestici che frequentano le strade cittadine e se siano stati valutati principi attivi meno impattanti rispetto a molecole appartenente alla ben nota categoria dei Pfas”

Ferrara Arte, Zonari: “Difendere la Fondazione da ogni conflitto d’interesse”

La consigliera di opposizione ha chiesto la possibilità di “introdurre modifiche allo Statuto”
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na serie di domande rivolte al sindaco Alan Fabbri per sapere “che provvedimenti ha preso o intenda prendere per la difesa di Ferrara Arte da ogni conflitto d’interesse”. A presentare un’interpellanza sul tema è la presidente del Gruppo La Comune Anna Zonari.
La consigliera di opposizione ha interpellato il primo cittadino per sapere, “dalla prima nomina del 2019 del professore Vittorio Sgarbi a presidente della Fondazione Ferrara Arte”, avvenuta nel novembre del 2019 “a oggi quante opere appartenenti alla Fondazione ‘Cavallini Sgarbi’, siano state esposte in allestimenti organizzati o promossi dalla Fondazione Ferrara Arte e con quali eventuali costi a carico della stessa o del Comune di Ferrara”.

Spazio, quindi, alla richiesta di conoscere “il motivo per cui, anche fosse solo potenziale, un conflitto di interessi del prof. Vittorio Sgarbi, per le attività di rilievo imprenditoriale nel mercato d’arte, sue o della fondazione Cavallini Sgarbi di cui è presidente, non abbia prefigurato una incompatibilità con la carica di presidente di Ferrara Arte, in particolare quando Ferrara Arte organizza mostre con opere proprietà della Fondazione Cavallini-Sgarbi o del professore Sgarbi o di suoi familiari”.

Zonari ha pertanto chiesto al sindaco di sapere “che provvedimenti ha preso o intenda prendere per la difesa di Ferrara Arte da ogni conflitto d’interesse”, e “se il Comune si è dotato o intende dotarsi di un Codice di comportamento, che possa essere applicato oltre che ai dipendenti comunali, ai direttori e membri degli organi di amministrazione delle partecipate e delle controllate e che stabilisca norme chiare sul conflitto di interessi, definendo le situazioni a rischio e i comportamenti da evitare e se abbia aderito o intenda aderire alla Carta di Avviso pubblico”.

L’esponente di opposizione ha interpellato il sindaco anche per sapere “se l’Amministrazione ritenga opportuno valutare la possibilità di introdurre modifiche allo Statuto di Ferrara Arte finalizzate a difendere la Fondazione da ogni conflitto di interesse”, e “se il Comune si è dotato o intende dotarsi di un Regolamento specifico per le società partecipate e controllate, che preveda procedure dettagliate per la nomina dei membri degli organi di amministrazione e per la verifica dell’assenza di conflitti di interesse”.

Infine, Zonari ha chiesto a Fabbri “se ritenga che l’assessore Gulinelli o chi di dovere abbia esercitato un’adeguata vigilanza rispetto ai potenziali conflitti di interesse in Ferrara Arte”, e “se l’Amministrazione è a conoscenza della mancata pubblicazione sul sito di Ferrara Arte delle dichiarazioni e attestazioni obbligatorie in materia di trasparenza ed entro quale termine si prevede di rendere disponibili i documenti online”.

 

Scuola Manzoni, Zonari (La Comune): “Quale è il progetto definitivo per la costruzione?”

La consigliera di opposizione ha posto l’accento su campo di calcetto, palestra e area verde
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Lo stato di attuazione del progetto per la costruzione della nuova Scuola Manzoni di via Don Zanardi è al centro di un’interrogazione della consigliera comunale Anna Zonari.
La presidente del Gruppo consiliare La Comune ha premesso che “è stata deliberata l’approvazione del progetto per la costruzione della nuova Scuola Manzoni in via Don Zanardi mediante sostituzione di edificio, finanziato con Fondi Pnrr”, e che “il Consiglio comunale ha deliberato l’approvazione del Piano urbano della mobilità sostenibile”. Inoltre, “è stato adottato dal Consiglio comunale il Piano urbanistico generale”.

Da qui alla considerazione che “durante alcuni incontri a febbraio e aprile 2024, residenti e insegnanti, hanno presentato agli ex assessori Kusiak e Maggi alcune osservazioni sul progetto preliminare della scuola, per le quali si sarebbero valutate eventuali modifiche, aggiornamenti o integrazioni”, e all’interrogazione al sindaco e alla Giunta “per qual è il progetto definitivo per la costruzione della nuova Scuola Manzoni in via Don Zanardi?”.

Fra le diverse domande rivolte all’Amministrazione: “Sono state recepite le osservazioni fatte dai cittadini? Se e dove sarà realizzato il frequentatissimo campo da calcetto che occupava l’area dove sorgerà la nuova scuola? Per quale motivo nell’area occupata dalla vecchia scuola sarà realizzato un parcheggio da circa 40 posti auto, considerato che sono tuttora disponibili decine di posti auto in via Biancospino?”.

La consigliera di opposizione ha aggiunto che “la nuova scuola, nel progetto illustrato ai cittadini, prevedeva un aumento della capienza che sarebbe stata portata a 198 alunni mentre la vecchia scuola ne ospita 96. Visto l’evidente calo demografico in corso, c’è un Piano scuola che prevede la chiusura di qualche altra scuola primaria periferica? Qual è la situazione dell’inquinamento del suolo? Perché il piano di caratterizzazione della contaminazione del suolo è partito solo dopo la gettata in cemento armato delle fondamenta? Sarà realizzata la palestra? In quali spazi?”.

Fra gli ulteriori quesiti: “In che misura l’area verde retrostante la vecchia scuola e il campo da calcetto, attualmente accessibile a tutti, sarà recintata e annessa alla nuova scuola, riservandola a uso esclusivo degli alunni? Quali e quanti alberi sono stati abbattuti o drasticamente potati? Quali e quanti nuovi alberi saranno piantati? Inoltre nel progetto iniziale erano previste aree verdi alberate interne alla scuola. La gettata delle fondamenta è un unico basamento che non permette alcuna piantumazione. Gli spazi alberati interni al perimetro sono stati eliminati?”.

Infine, Zonari ha chiesto:” Come si è pensato di gestire l’aumento di traffico di auto sulla rotatoria di piazzale San Giovanni, già congestionata, per raggiungere il nuovo parcheggio della scuola? Come si pensa di modificare la viabilità di via Don Zanardi adottando misure che garantiscano il rallentamento delle macchine almeno nei passaggi pedonali di servizio alla scuola e permettendo la percorribilità ciclabile di via Don Zanardi anche da via Borgo Punta al piazzale San Giovanni?”.

 

 

Ex Caserma Pozzuolo del Friuli, Zonari: “A che punto è il percorso di progettazione?”

La presidente de ‘La Comune’ interroga la Giunta per conoscere proposte e interlocutori
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L’area dell’ex Caserma Pozzuolo del Friuli è al centro di un’interrogazione da parte della consigliera di opposizione Anna Zonari. La presidente del Gruppo La Comune ha premesso che nel febbraio dello scorso anno “è stata affidata alla società Consorzio Futuro in Ricerca per 18.300 euro il servizio di progettazione partecipata degli spazi presso la caserma Pozzuolo del Friuli in via Cisterna del Follo”.

Zonari ha aggiunto che “nel Dup e nel bilancio di previsione non viene riportata alcuna previsione di spesa per la riqualificazione della ex Caserma e in Commissione è stato dichiarato che non potevano esserci essendo l’ex Caserma non di proprietà del Comune”, e che “per alcune settimane nel mese di gennaio 2025 i residenti in zona hanno segnalato lavori nell’area dell’ex Caserma e Cavallerizza”.

Da qui a una serie di domande al sindaco e alla Giunta per sapere “a che punto è il percorso per la progettazione partecipata”, quale “è il livello di partecipazione e coinvolgimento che è stato raggiunto”, quante “proposte sono state discusse e con quanti interlocutori”.

L’esponente di opposizione ha chiesto sia “se dal percorso partecipativo non è uscito ancora un progetto, entro quando si prevede di presentarlo”, sia “se dal percorso partecipativo è uscito un progetto, perché non è stato ancora presentato”. Infine, Zonari ha chiesto: “I lavori in corso o che ci sono stati recentemente nell’area dell’ex Caserma Pozzuolo del Friuli e della Cavallerizza a chi sono in carico? Il Comune ha rilasciato un qualche permesso per i suddetti lavori?”.

Dal contrasto alla povertà alla mobilità sostenibile, i ‘no’ de La Comune al bilancio

Il Gruppo di opposizione ha evidenziato le perplessità su metodo e contenuti del documento
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Nella seduta pomeridiana di martedì 25, con 20 voti favorevoli e 11 contrari, è stato approvato in Consiglio comunale il bilancio di previsione 2025-2027. Alla votazione non ha partecipato la consigliera di opposizione Anna Zonari, assente per malattia. Il Gruppo consiliare La Comune, da lei presieduto, ha comunque manifestato la propria contrarietà al documento.

Un giudizio sfavorevole è giunto sia sul piano del metodo che dei contenuti. Per quanto riguarda il primo aspetto, La Comune di Ferrara ha evidenziato che, “nonostante disponibilità ed impegno degli uffici tecnici, i tempi sono stati ristretti, le risposte a volte tardive e in alcuni casi del tutto assenti rispetto alle richieste di chiarimento, rendendo il lavoro di consiglieri e consigliere insufficiente e approssimativo”, aggiungendo che “questi documenti, ben lontani dall’essere semplici numeri su un foglio, definiscono le priorità e allocano le risorse, delineando il futuro della nostra città. Tuttavia, sono stati liquidati in poche sedute di commissione affrettate, senza un’analisi accurata e un confronto approfondito”.

Da qui all’elencazione di “temi su cui si sarebbe potuto affrontare una discussione approfondita, in grado di far emergere
nuove idee, soluzioni alternative, correzioni e migliorie”. Un elenco comprendente “gli investimenti per le energie rinnovabili, per la sicurezza idraulica, per la cultura. Sono oltre 25 le richieste che abbiamo fatto su voci di bilancio o del Dup che ci lasciavano perplessi, che richiedevano spiegazioni e avrebbero potuto essere oggetto di emendamenti”.

Imprese, imposte e lavoro
Dal punto di vista dei contenuti, il Gruppo La Comune ha sottolineato che “Ferrara si colloca tra i capoluoghi di provincia con i peggiori indicatori ambientali, economici e sociali della regione, e in alcuni casi anche al di sotto della media nazionale”, che “il valore aggiunto delle imprese è in peggioramento, e il saldo tra attività economiche aperte e cessate è negativo”, che “reddito e occupazione sono tra i più bassi della regione”, che “la disoccupazione giovanile si attesta intorno al 20%, che “Ferrara è una città in fase di invecchiamento, con un’età media della popolazione vicina ai 50 anni, l’indice di vecchiaia più elevato della regione, e una costante perdita di abitanti (siamo ormai sotto i 130.000) e di popolazione in età lavorativa (15-64 anni)”.

Il Gruppo di opposizione ha spiegato che “per il perseguimento degli equilibri di bilancio e di finanza pubblica, oltre che per garantire adeguati livelli di servizi alla collettività amministrata, si è deciso di aumentare le imposte: dall’imposta di soggiorno che nelle previsioni dovrebbe portare ad entrate di circa 1,2 milioni di euro nel 2025 (erano 750.000/2024), all’addizionale Irpef che nelle previsioni dovrebbe portare nelle casse del Comune maggiori entrate per circa 4 milioni di euro passando dai circa 19 milioni di euro nel 2024 ai circa 23 milioni nel 2025. Ma eliminando le 4 aliquote dell’addizionale Irpef di fatto si elimina la progressività del prelievo che inciderà di più sui ferraresi con i redditi più bassi. Se ci fossero state date le condizioni, avremmo proposto prelievi alternativi incidenti maggiormente sulle rendite e sui redditi più alti”.

Sul tema del lavoro, La Comune ha segnalato che “si riconosce che l’impoverimento di Ferrara è strettamente legato alla questione occupazionale. Tuttavia, i documenti approvati non delineano un piano specifico per attrarre o creare nuove imprese, né per migliorare la situazione occupazionale e salariale, in particolare per giovani e donne. Inoltre, considerando che il benessere e lo sviluppo di un territorio dipendono da molteplici fattori, tra cui politiche demografiche, accoglienza, inclusione, politiche sociali, assistenza, sanità, alloggio, formazione e ricerca, sarebbe stato necessario un approccio multidisciplinare”.

Contrasto alla povertà e infrastrutture
Per ciò che riguarda i progetti, Zonari e La Comune hanno evidenziato che “ci sono ad esempio oltre 30 milioni di euro impiegati per il recupero, ristrutturazione e ampliamento di ex scuole e altri edifici abbandonati e chiusi da 20/30 anni, ma non viene specificato come e da chi saranno poi utilizzati una volta terminati i lavori. La logica del prima si progetta, poi si rigenera, sembra essere sostituita dal prima si rigenera e poi si vedrà”.

La consigliera di opposizione ha aggiunto che “non abbiamo trovato investimenti per il contrasto alla povertà e per favorire l’inclusione. Se non si agevolano l’immigrazione e l’inclusione, se non si trattengono i giovani e gli adulti in età lavorativa, nulla si è fatto per arrestare il declino demografico della città”. Inoltre, “nel Dup e nel bilancio di previsione non abbiamo trovato interventi significativi per aumentare l’offerta abitativa a prezzi accessibili, sia per i residenti che per gli studenti”.

Infine, La Comune ha posto una serie di domande: “Come recuperare il grande ritardo nell’attuazione del Piano per una Mobilità sostenibile? Come sciogliere il nodo di via Ravenna? Al contrario Dup e bilancio prediligono infrastrutture autostradali, quando si dovrebbe puntare maggiormente sul trasporto pubblico, preferibilmente su rotaia”.