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La Comune di Ferrara | Femminile, Plurale, Partecipata

Tag: Resto del Carlino

“Eventi Darsena, servono limiti per il rumore”

La consigliera comunale Anna Zonari (gruppo ’La Comune’ del Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Alan Fabbri e l’assessore competente…

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La consigliera comunale Anna Zonari (gruppo ’La Comune’ del Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Alan Fabbri e l’assessore competente sul piano del rumore, gli eventi e le misure a tutela dei cittadini. “Se ritiene sui problemi di inquinamento acustico nella città di Ferrara sia rispettato l’obbligo di coinvolgere il pubblico nelle decisioni relative all’autorizzazione di attività che possono avere effetti significativi sull’ambiente – le domande contenute nell’interpellanza –. Se ritiene che il Piano del Rumore, approvato dalla Giunta solo otto giorni dopo l’affidamento alla Airis a predisporlo, contenga una classificazione acustica rispondente all’attuale situazione; quando, quanti e quali rilievi fonometrici sono stati effettuati per verificare e aggiornare la mappatura acustica dell’agglomerato di Ferrara alle condizioni reali e attuali del territorio; che limiti di orario, durata massima e massimo rumore verranno fissati in deroga per le manifestazioni ( musicali e non) che si svolgeranno in aree come la Darsena, piazza Trento Trieste, piazza Ariostea e altre dove i residenti hanno lamentato in precedenti esperienze il disturbo del riposo”.

Resto del carlino: Verde urbano e fondi «Chiarezza sulle spese»

Interventi straordinari al verde urbano a carico del Comune, è questo il tema dell’interpellanza presentato dalla consigliera Anna Zonari, presidente gruppo consiliare La Comune di Ferrara.

«La gestione e la valorizzazione del patrimonio verde sono oggi al centro delle politiche di sostenibilità promosse dai Comuni, in linea con le priorità europee per la tutela dell’ambiente, la lotta alla mutazione climatica e la riduzione del consumo di suolo – si legge nel testo – politiche che perseguono obiettivi cruciali, come la protezione della biodiversità, il recupero di aree degradate e la gestione sostenibile del territorio per migliorare la qualità dell’aria». Da qui una serie di domande che pone la consigliera.

«Di che natura – si chiede – sono gli interventi straordinari computati nella voce di bilancio interventi straordinari al verde urbano, e in particolare il dettaglio delle opere. I motivi per cui si è verificato un significativo aumento delle spese negli anni 2023 e 2024; quali e perché tali interventi sono stati a carico del Comune anziché di Ferrara Tua. Di che natura sono gli interventi per cui le previsioni di spesa nel 2026 sono di 50.000 euro».

Una piazza intitolata a Craxi. Maggioranza ok, Pd astenuto. Zonari: “No, è un condannato”

Il Psi, che aveva sostenuto La Comune in campagna elettorale: “Per noi, conclusi tutti i rapporti”. Levato (Forza Italia): “Una grande personalità della nostra politica, recentemente riabilitata”.

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Un consiglio comunale di cortocircuiti. Prima della bagarre scatenata dai pro Pal, che hanno interrotto i lavori dell’aula, si è consumata un’altra frattura politica. Il consigliere di Forza Italia, Francesco Levato, con un documento circostanziato e nel quale vengono – tra le altre – riportate le parole dei presidenti della Repubblica Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella (non propriamente dei destrorsi forsennati) – propone di intitolare una via o una piazza allo statista, ex presidente del Consiglio e leader socialista, Bettino Craxi. Alla fine, la via o la piazza si faranno. Le argomentazioni a supporto del documento non hanno un tono agiografico ma sono volte, dice Levato, “a riconoscere un luogo a una grande personalità della nostra politica, recentemente riabilitata”.

Com’era prevedibile, la maggioranza vota a favore benché con qualche distinguo, in particolare alle latitudini della civica del sindaco (qualche vecchia ruggine ideologica resiste anche lì), il Pd si astiene (con un intervento magistrale del consigliere Davide Nanni, che ha ricordato con la perizia dello storico le luci e le ombre di un personaggio che, seppur controverso, rispetto ai nani di oggi sicuramente giganteggia nel panorama politico), i 5 Stelle votano contro, il gruppo Anselmo si spacca (il capogruppo si astiene, Fiorentini e Poli si dichiarano contrari), poi arriva il voto – contrario – di Anna Zonari. Ed è qui che il cortocircuito prende forma. Sì, perché la capogruppo de ’La Comune’, in un moto di dipietrismo incendiario dice – in sostanza – che “non si può intitolare un luogo pubblico a un uomo condannato in via definitiva”. Pur, precisa, non “rinnegando le idee socialiste”. Il distillato di giustizialismo è andato per traverso a Davide Stabellini, segretario del Psi che – dopo la votazione, seguita dagli spalti del Consiglio – è andato via indignato. Proprio lo stesso Stabellini che, in campagna elettorale, aveva sostenuto convintamente, assieme al sodale radicale Mario Zamorani e all’ex sindaco Gaetano Sateriale, il progetto di Zonari. È troppo. “Il Psi non può non stigmatizzare il voto contrario della consigliera Anna Zonari, eletta anche con i voti socialisti alle recenti elezioni amministrative – si legge nella nota vergata dal segretario socialista – . Con questa scelta, Zonari ha mostrato una distanza culturale e politica insanabile con la tradizione riformista e socialista. L’accordo tecnico che ha portato al sostegno della sua candidatura può considerarsi concluso: il Psi prende atto della divergenza e ritiene definitivamente chiusa questa esperienza. Le argomentazioni espresse dalla consigliera, basate esclusivamente su questioni giudiziarie, rappresentano una visione anacronistica e superata. Oggi, la figura di Bettino Craxi viene riletta nella sua interezza, riconoscendone il valore di statista di livello internazionale, fautore di una sinistra riformista e protagonista della modernizzazione del Paese”.

Dello stesso tenore è anche il commento di Pasquale Claps, che rappresenta la fronda socialista confluita in Forza Italia. “Il voto del Consiglio – spiega – sancisce una giornata storica per la nostra città. Un grazie va al sindaco e ai consiglieri che hanno votato a favore, benché la civica del sindaco potesse mostrare più coraggio. Un plauso anche al Pd per l’astensione, dopo un intervento di parziale apprezzamento rispetto all’operato del presidente Craxi”. Le parole di Zonari? “Degne di una giustizialista di bassa macelleria”. Il tintinnio di manette, non si sente più.

Sgarbi e Ferrara Arte, otto richieste al sindaco: “Conflitto d’interessi?”

Otto richieste, tutte molto circostanziate, che ruotano attorno alla figura di Vittorio Sgarbi e del suo legame – in veste…

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Otto richieste, tutte molto circostanziate, che ruotano attorno alla figura di Vittorio Sgarbi e del suo legame – in veste di presidente – con la Fondazione (partecipata dal Comune), Ferrara Arte.

Sono quelle contenute nell’interpellanza depositata dalla capogruppo della Comune Anna Zonari. In particolare, la consigliera di opposizione chiede al sindaco Alan Fabbri per capire “dalla prima nomina del 2019 di Sgarbi a oggi, quante opere appartenenti alla Fondazione Cavallini-Sgarbi, siano state esposte in allestimenti organizzati o promossi dalla Fondazione Ferrara Arte e con quali eventuali costi a carico della stessa o del Comune”.

Zonari vuole sapere anche il motivo per cui “anche fosse solo potenziale, un conflitto di interessi di Sgarbi, per le attività di rilievo imprenditoriale nel mercato d’arte, sue o della Fondazione Cavallini-Sgarbi di cui è presidente, non abbia prefigurato una incompatibilità con la carica di presidente di Ferrara Arte, in particolare quando quest’ultima organizza mostre con opere proprietà della Fondazione Cavallini-Sgarbi o di Sgarbi o di suoi familiari”.

“Che provvedimenti ha preso o intenda prendere per la difesa di Ferrara Arte da ogni conflitto d’interesse – si legge ancora – L’amministrazione ritiene opportuno valutare la possibilità di introdurre modifiche allo statuto di Ferrara Arte finalizzate a difendere la Fondazione da ogni conflitto di interesse?”, si chiede.

Da ultimo, se “il Comune si è dotato o intende dotarsi di un regolamento specifico per le società partecipate e controllate, che preveda procedure dettagliate per la nomina dei membri degli organi di amministrazione e per la verifica dell’assenza di conflitti di interesse”; se ritenga che “l’assessore Gulinelli o chi di dovere, abbia esercitato un’adeguata vigilanza rispetto ai potenziali conflitti di interesse e se “l’amministrazione è a conoscenza della mancata pubblicazione sul sito di Ferrara Arte delle dichiarazioni e attestazioni obbligatorie in materia di trasparenza”.

Scuola Manzoni, il progetto: “Che fine farà il campetto?. I parcheggi non servono”

La capogruppo de ’La Comune’ Zonari interroga la giunta sul nuovo plesso “L’amministrazione ha recepito le osservazioni che i cittadini hanno fatto?” .

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Il progetto definitivo per la realizzazione della nuova scuola Manzoni di via don Zanardi è al centro dell’interrogazione che la capogruppo de La Comune, Anna Zonari, rivolge al sindaco Alan Fabbri e all’intera giunta. In particolare, la consigliera di opposizione chiede se, nella redazione del progetto, “sono state recepite le osservazioni fatte dai cittadini” se “e dove sarà realizzato il frequentatissimo campo da calcetto che occupava l’area dove sorgerà la nuova scuola”.

Non solo, Zonari chiede “per quale motivo nell’area occupata dalla vecchia scuola sarà realizzato un parcheggio da circa quaranta posti auto, considerato che sono tuttora disponibili decine di posti auto in Via Biancospino”.

La capogruppo di opposizione vuole fra l’altro capire la ragione per la quale “la nuova scuola, nel progetto illustrato ai cittadini, prevedeva un aumento della capienza che sarebbe stata portata a 198 alunni mentre la vecchia scuola ne ospita novantasei. Visto l’evidente calo demografico in corso, c’è un piano scuola che prevede la chiusura di qualche altra scuola primaria periferica”.

“Qual è la situazione dell’inquinamento del suolo, perché il piano di caratterizzazione della contaminazione del suolo è partito solo dopo la gettata in cemento armato delle fondamenta?”. Tra i quesiti, Zonari interroga l’amministrazione sulla realizzazione della palestra e “in che misura l’area verde retrostante la vecchia scuola e il campo da calcetto, attualmente accessibile a tutti, sarà recintata e annessa alla nuova scuola, riservandola ad uso esclusivo degli alunni”.

“Quali e quanti alberi sono stati abbattuti o drasticamente potati – prosegue il documento – Quali e quanti nuovi alberi saranno piantati? Inoltre nel progetto iniziale erano previste aree verdi alberate interne alla scuola. La gettata delle fondamenta è un unico basamento che non permette alcuna piantumazione. Gli spazi alberati interni al perimetro sono stati eliminati?”.