
Trasporto pubblico
Mobilità urbana e territoriale.
Prosegue l’ampliamento del piano di trasporto pubblico, ciclopedonale e su rotaia in città e tra città caratterizzate da fenomeni di pendolarismo quotidiano; abbiamo inaugurato fin dal primo giorno un tavolo di lavoro specifico co-gestito con Bologna. Ha preso il via in questi mesi il servizio di minibus a idrogeno verde pensato per collegare il forese in modo sempre più efficace. L’obiettivo è quello di rendere residuale e occasionale il trasporto privato, per il quale comunque continua l’ampliamento della rete di colonnine di ricarica per le auto elettriche, alimentata dagli impianti comunali ed erogata a prezzi vantaggiosi per tutta la cittadinanza. Inizialmente è servita una buona dose di coraggio politico, perché puntare sulla mobilità pubblica e pedonale e limitare quella privata e automobilistica è certamente impopolare. Abbiamo ripensato la mobilità ribaltando lo schema gerarchico auto-bicicletta-pedone in pedone-bicicletta-auto, ridando centralità al trasporto pubblico. Il cambiamento culturale forte riguarda gli stili di vita e le priorità di ciascuno. Per convincere le persone a lasciare a casa l’auto e prendere il mezzo pubblico o la bicicletta abbiamo ragionato insieme ai quartieri per creare una rete diffusa di circuiti di piste ciclabili integrate col trasporto pubblico, in grado di coprire tutto il territorio comunale, urbanizzato e rurale. Il sistema dei parcheggi sta mutando per accompagnare le nuove priorità della popolazione. I parcheggi scambiatori per il centro storico non verranno posti a ridosso del vallo delle mura, che è una zona di interesse patrimoniale, ma lungo le vie di accesso allo città che sarà raggiunta con le navette elettriche. Una tariffazione unica (parcheggio-navetta) renderà più agevole e economico il servizio. Infine stiamo attuando quanto di positivo propone il PUMS, ampliando gradualmente le zone 30 e le ZTL nel centro storico e nelle aree residenziali più dense fuori le mura. Mantenere un atteggiamento aperto alla complessità ci aiuta a modificare la rotta, se e quando serve.”